Il segreto degli Emirati Arabi: nel deserto un esercito di mercenari

Pubblicato il 16 Maggio 2011 - 22:49 OLTRE 6 MESI FA

Il documento citato dal New York Times

DUBAI-  Mercenari, almeno 800 da Colombia e Sudafrica, sono entrati negli ultimi mesi negli Emirati Arabi Uniti (Eau) su richiesta degli sceicchi di Abu Dhabi per costituire un battaglione segreto altamente specializzato pronto ad intervenire in caso di disordini interni, attacchi terroristici, dispute con l’Iran.

Si tratta di un’unità prototipo a cui potrebbero seguirne altre, create e addestrate da una società che fa capo a Erik Prince, già fondatore della società per i servizi di sicurezza Blackwater, passata alle cronache internazionali per l’uccisione di 17 civili in Iraq nel 2007. Lo rivela il New York Times, in una dettagliata ricostruzione basata sulla testimonianza di ex-impiegati e documenti riservati che le autorita’ degli Emirati non hanno ne’ negato ne’ smentito.

”I partner internazionali per l’acquisizione di expertise in pianificazione, addestramento e logistica sono parte integrale del potenziamento della capacità militare emiratina”, ha dichirarato il capo di stato maggiore, generale Juma Ali Khalaf Al Hamiri, in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa Wam. ”Attualmente le forze armate hanno contratti con diversi soggetti come la Spectre per la formazione accademica, la Horizon per l’addestramento dei piloti e la R2 che fornisce supporto operativo, di pianificazione e di formazione”, ha spiegato.

La R2, ovvero Reflex Responses, è la società che il Nyt collega a Erik Prince, anche se né il suo nome né quello della Blackwater compaiono esplicitamente nei documenti ritrovati. Prince, trasferitoso negli Eau l’anno scorso, è stato assunto dallo sceicco Mohammad bin Zayed al-Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi e quindi della presidenza della Federazione dei sette emirati, per formare un battaglione pronto a missioni interne ed esterne con un contratto che sfiora i 530 milioni di dollari, scrive il Nyt.

Entrati nel Paese apparentemente come anonimi manovali, i mercenari sono stati trasferiti in una base in prossimità della cittadella militare Zayed City, tra l’aeroporto e la capitale Abu Dhabi, dove sono stati addestrati da militari americani in pensione e da veterani di unità speciali inglesi, tedesche e della legione straniera francese. Non è chiaro se il progetto abbia avuto il benestare Usa, sottolinea il Nyt, né se stia operando nel rispetto della legge americana.

Tuttavia la R2, formalmente fondata negli Emirati Arabi Uniti con il 51% della proprietà emiratina, potrebbe dover rispondere solo al sistema legale della Federazione. ”Tutti gli impegni presi sono in linea con la legge internazionale e le convenzioni concernenti”, ha affermato al Hamiri nel comunicato. La collaborazione tra Prince e lo sceicco Mohammad, un filo-occidentale formatosi all’accademia militare di Sandurst, non e’ un inedito. I due avevano gia’ collaborato lo scorso anno in diverse occasioni, rivela il Nyt, comprese operazioni con mercenari sudafricani per addestrare ufficiali somali in azioni di contro-pirateria.