Enciclopedia Zombie. 5 ragioni scientifiche per credere nell’Apocalisse

di Gianluca Pace
Pubblicato il 8 Marzo 2013 - 13:40| Aggiornato il 13 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ex fan dei Maya? Fan degli Zombie? Fan dell’apocalisse? Fan del dell’apocalisse Zombie? Svanite nel nulla le speranze riposte in Rudy Eugene, nel governo canadese e in qualche Tv americana non resta che appellarsi alla scienza. Ecco 5 ragioni scientifiche (più o meno) elencate dal sito Cracked.com per cui si può ancora credere, fiduciosi, nell’apocalisse Zombie.

1 – Parassiti nel cervello. “Parassiti che possono trasformarci in Zombie senza cervello sono molto comuni in natura”. Tra i più famosi del genere tal  Toxoplasmosa, molto diffuso tra i topi, gatti e animali vari. Parassita in grado di cambiare personalità e comportamento della vittima. Tutto ciò che ci occorre è una versione evoluta del  Toxoplasmosa in modo da riuscire a contagiare anche qualche umano.

2 – Neurotossine. Alcuni veleni riescono a rallentare le funzioni del cervello (tra cui anche la Tv) e corporee. Tra i veleni più popolari quello del Fugu, il temibile pesce palla giapponese proibito, in teoria, dal 1992 ma ancora mangiati in grande quantità nell’Estremo Oriente e venduti in qualche mercato nero occidentale. Le vittime del veleno del pesce palla cadono inevitabilmente in uno stato di trance. Il caso più famoso ad Haiti dove nel 1962 Clairvius Narcisse avvelenato, dichiarato morto e sepolto in un cimitero è stato poi ritrovato girovagare per paesi 18 anni dopo.

3 – Il virus della rabbia. Sono tanti i virus che incidono sul nostro comportamento. Tra gli animali il caso più famoso è il virus della mucca pazza. Il virus della mucca pazza quando colpisce gli uomini si chiama Creutzfeldt-Jakob. Sintomi?

Cambiamento dell’andatura, allucinazioni, mancanza di coordinamento, convulsioni, delirio e leggera demenza. Insomma, uno zombie perfetto.

4 – Neurogenesi. Utilizzando le cellule staminali si possono rigenerare le cellule morte. Con la neurogenesi si possono rigenerare le cellule morte del cervello. Per Cracked.com, presto l’umanità potrebbe quindi essere in grado di riportare in vita i morti. Il processo però potrebbe causare la perdita delle funzioni di una certa parte di cervello. Perfetto.

5 – Nanorobot. Nanorobot sono microscopici robot. Probabilmente presto arriveranno nanorobot biologici che potranno funzionare anche dopo la morte del paziente (fino a un mese). Potranno usare il cervello e pilotare il nostro corpo e trasformarci, finalmente in Zombie, anche dopo la nostra morte?