L’ex marito di “Anna la rossa”: “La spia a letto era un’arma carica, con lei sesso bollente”

Pubblicato il 5 Luglio 2010 - 16:23| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Anna Chapman

“A letto era un’arma carica”. L’ex marito della sexy spia russa, Anna Chapman, torna a parlare della sua ex e questa volta mette da parte le vicende politiche e di spionaggio per parlare del “sesso bollente” con Anna “la rossa”.

La sua missione, per ora ancora presunta, era quella di reclutare informatori e spiare per la Russia gli Usa. Anna è stata arrestata con altri 10 presunti agenti 007 dall’Fbi e al momento è sotto processo negli Usa. L’ex marito, Alex, rivela oggi sul Bild nuovi particolari piccanti sul breve matrimonio con la bella agente immobiliare, che i giornali russi hanno ribattezzato “spia 90-60-90”.

“Anna era grande a letto, sapeva sempre esattamente cosa fare”, dice l’artista inglese, che conobbe la Chapman quando lei era una studentessa nel 2002. Allora si chiamava Anya Kushchenko ed era la figlia di un presunto agente del KGB in pensione.

“Era la ragazza più bella che avevo mai visto, con un corpo straordinario, mi innamorai subito di lei”. Nei primi mesi i due si incontravano solo per fare sesso, cinque volte alla settimana per almeno due ore a volta. Nei loro giochi erotici, dice Alex, Anna ogni tanto introduceva anche un frustino di pelle nera. e dopo l’orgasmo, la spia amava farsi fotografare.

La passione poi si è trasformata in amore e Alex decise di sposare la calda e bellissima Anna. La passione per i giocattoli del sesso come i morsetti per i capezzoli o il sesso proibito, come quando lo fecero in aereo, non ha mai abbandonato le fantasie di Anna. “Lo abbiamo fatto su un volo della British Airways da Mosca”. In quell’occasione dice Alex, fu la donna a sedurlo nella toilette del velivolo.

Ma i tempi felici della coppia durarono fino al 2005 quando divorziarono. Lei si trasferì negli Usa, a quanto pare per fare la spia in una missione segreta. Adesso Anna è in carcere e rischia di rimanere dietro le sbarre per 25 anni con l’accusa di riciclaggio di denaro e spionaggio.