Filippine, Marawi assediata da Isis: cristiani con l’hijab per camuffarsi

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2017 - 05:42 OLTRE 6 MESI FA
Filippine, Marawi assediata da Isis: cristiani con l'hijab per camuffarsi

Filippine, Marawi assediata da Isis: cristiani con l’hijab per camuffarsi

ROMA – Cristiani che si camuffano da musulmani indossando l’hijab: accade a Marawi, una città delle Filippine assediata dall’Isis i cui militanti tengono in ostaggio 1.500 persone. A più di tre settimane di distanza dall’attacco dei militanti islamici, a Marawi sembra che per la fame, gli abitanti siano ricorsi a misure estreme per rimanere in vita, tra cui mangiare le coperte.

I civili, intrappolati nei quartieri distrutti dalla battaglia, sotto la minaccia della cattura, la fame e i bombardamenti, sono stati costretti a fughe coraggiose. Cinque agenti di polizia e cinque civili cristiani, nel quartiere commerciale della città, sono riusciti a sfuggire a un cecchino e raggiungere un’area controllata dal governo, sulla riva ovest del fiume Agus.

Più di 200.000 persone, quasi tutta la popolazione, è scappata dopo il 23 maggio, quando i militanti dei gruppi locali alleati all’Isis, hanno ucciso e rapito i cristiani. I militari stimano che nei quartieri occupati dai militanti, dai 300 ai 600 civili siano stati catturati o usati come scudi umani.
Secondo i funzionari dell’esercito filippino, hanno frenato le truppe governative con esperti tiratori scelti, granate lanciate dai razzi e armi d’assalto ad alta velocità.

I civili bloccati nelle loro case, non hanno acqua corrente o elettricità e molti sono ormai alla fame, ha detto Zia Alonto Adiong, un politico locale che gestisce i soccorsi. Afferma che in un messaggio, una famiglia ha chiesto aiuto e per la fame avevano “iniziato a mangiare le coperte“. “Pur rischiando, attraversano il ponte ma non hanno scelta: o muoiono in casa o all’esterno”, ha riferito ai giornalisti.

Almeno 100 persone hanno camminato a piedi, sfidato il fuoco dei cecchini, altre hanno nuotato nel fiume o nel lago. I medici che curano chi è fuggito, affermano di essere rimasti colpiti dalla resistenza di persone che hanno trascorso 3 settimane cercando di sopravvivere in una zona di guerra e che testimoniano orribili violenze.

“Alcuni musulmani hanno protetto i lavoratori cristiani prestando loro l’hjiab”, ha detto Gioia Ancheta, capo della squadra di terapia psicosociale. La World Vision, un ente di beneficenza internazionale, parla di migliaia di bambini sconvolti e traumatizzati a causa della lotta a Marawi, più di 100.000 sono sfollati. Per questi piccoli, anche andare a scuola è ormai un sogno.