GB, intercettazioni: governo vuole renderle prove nei processi

Pubblicato il 17 Maggio 2010 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

Il nuovo governo britannico intende cambiare la legge sull’uso delle intercettazioni telefoniche, rendendole prove valide nei processi. “Il governo sostiene il principio di utilizzare le intercettazioni nei processi penali”, ha detto un portavoce del ministero dell’Interno, riflettendo la posizione dei conservatori e dei liberal-democratici che, quand’erano all’opposizione, avevano già proposto una modifica alla legge.

Attualmente se le intercettazioni ambientali sono accettate per legge come prova in tribunale, lo stesso non vale per le conversazioni telefoniche, che possono essere usate come metodo investigativo, ma non portate in aula. Nonostante negli ultimi 14 anni ci siano stati ben otto rapporti che hanno esaminato la questione, la proposta di modificare la legge si è sempre scontrata contro la forte opposizione dei servizi segreti, secondo cui l’utilizzo di intercettazioni telefoniche metterebbe a rischio la segretezza dei metodi utilizzati dall’intelligence.

L’ultimo rapporto sulle intercettazioni, eseguito da Sir John Chilcot, ha concluso che dovrebbero essere ammissibili in tribunale, ma solo dopo il consenso dell’intelligence, in modo da non rischiare di rivelare tecniche o informazioni preziose per i servizi segreti.