Giappone, in campagna manca il cibo: l’orso bruno va in città

Pubblicato il 30 Ottobre 2010 - 01:03 OLTRE 6 MESI FA

Nessuna paura dell’uomo e mancanza di ghiande: in Giappone gli orsi scendono in città. Negli ultimi due mesi si sono verificati, secondo quanto dichiarato dal ministero dell’Ambiente nipponico (Moe), incontri “ravvicinati” con gli orsi selvatici con una “frequenza allarmante”. Nelle cittadine di montagna e nei villaggi agricoli del Paese del Sol Levante si stanno registrando spiacevoli “tête-à-tête” con gli orsi bruni ad un ritmo preoccupante: dall’inizio dell’anno alla fine di settembre, come riportato dalla stampa locale, hanno subito attacchi 84 persone, dieci delle quali solamente in ottobre.

A conferma di questo andamento crescente Toru Oi, capo del dipartimento di ricerca animale dell’Istituto per le foreste di Tsukuba, riporta come negli anni ’80 siano stati accertati 10 aggressioni agli esseri umani, 20 negli anni ’90 e solo con l’inizio del nuovo secolo si è avuta un’impennata di circa 50 casi l’anno. Gli esperti hanno affermato che ci sono diverse possibili ragioni per l’aumento di questo fenomeno, primo fra tutti la mancanza di cibo.

Secondo quanto dimostrato dalle analisi del Moe, il 2010 è stato un anno di basso rendimento per le ghiande: le noci di faggio sono, come è normale, nel loro anno di scarsa resa e le basse temperature della primavera accompagnate al caldo insolitamente intenso dell’estate, hanno causato un rendimento scarso anche per un’altra fonte di cibo preziosa per gli orsi, le ghiande dalla “crispula quercus”. Inoltre secondo i ricercatori, un’altra possibile ragione è la diminuzione del numero di cacciatori: negli anni ’70 più di 500.000 persone avevano in Giappone la licenza di caccia, numero sceso a circa 130.000 oggi.

Questa diminuzione, combinata alla legge che obbliga a tenere i cani al guinzaglio anche in montagna, ha reso più facile per gli orsi la vita nei pressi delle città. Secondo il fotografo naturalista Gaku Miyazaki, che studia questi mammiferi da anni, esiste attualmente una “nuova generazione” di orsi che sono cresciuti in prossimità delle città e non sono più spaventati dai suoni della civiltà.