Gran Bretagna / Hacker affetto da una forma di autismo entra nei sistemi operativi di Nasa e Pentagono per provare l’esistenza degli Ufo. Gli Usa ne chiedono l’estradizione e la condanna a 60 anni di carcere

Pubblicato il 3 Luglio 2009 - 07:53 OLTRE 6 MESI FA

Gary McKinnon è un inglese di 43 anni che soffre di una particolare forma di autismo, chiamata Sindrome di Asperger, con una bizzarra mania per gli extraterrestri. Gary è anche un abilissimo hacker e si è intrufolato nei sistemi operativi della Nasa e del Pentagono per scoprire se gli americani avessero fatto veramente degli “incontri ravvicinati del terzo tipo”.

Un giochino azzardato, fatto da un uomo malato e affetto da una sindrome non curabile. Non per gli Stati Uniti che lo hanno condannato a 60 anni di carcere negli Usa, chiedendoi alla Gran Bretagna la sua estradizione. Questo vorrebbe dire morte sicura per Gary. Il suo medico ha detto che anche solo lo stress dell’estradizione e dell’allontanamento dalla madre, Janis, potrebbero causargli pesanti danni.  

Secondo le autorità americane Gary non sarebbe un uomo affetto da autismo, bensì la mente che si nasconde dietro “il più grande spionaggio militare della storia”, che avrebbe violato la sicurezza di almeno100 computer prima dell’attacco dell’11 settembre.

Gary ha ammesso di essere entrato nei sistemi operativi di Nasa e Pentagono ma ha detto di averlo fatto solo per provare l’esistenza degli Ufo, non certo per programmare degli attentati.

Staremo a vedere come andrà a finire. Gary e la madre sono ora nelle mani del loro legale che sta studiando le carte per contestare la richiesta di estradizione per un uomo malato di autismo, soprattutto perchè la carta che stabilisce le regole sull’estradizione tra Gran Bretagna e Stati Uniti è contraddittoria: ovvero stabilisce che i cittadini britannici possano essere estradati con motivazioni anche minime, mentre per estradare i cittadini americani ci vogliono delle giustificazioni molto forti.