Hunter Hall, bimbo di 17 mesi, si rovescia il bollitore dell’acqua addosso: ora non riesce più a muoversi

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2017 - 13:01 OLTRE 6 MESI FA
Hunter Hall, bimbo di 17 mesi, si rovescia il bollitore dell'acqua addosso: ora non riesce più a muoversi

Hunter Hall, bimbo di 17 mesi, si rovescia il bollitore dell’acqua addosso: ora non riesce più a muoversi

SYDNEY – Un bimbo di 17 mesi si rovescia il bollitore dell’acqua addosso e si ustiona, tanto da non riuscire più nemmeno a parlare. E’ accaduto in Australia, nel Queensland.

Lo scorso 26 marzo Kerrie e Mick Hall stavano viaggiando insieme ai loro figli Haedin, 12 anni, Cody, 10 anni, Joel, 6 anni, e Hunter, 17 mesi. Volevano raggiungere la Tasmania in camper.

Ad un certo punto, però, durante il viaggio, il piccolo Hunter si è rovesciato addosso il bollitore pieno d’acqua. Appena l’ha visto la madre è accorsa, gli ha tolto la maglietta e lo ha bagnato con acqua fredda. Quindi lei e il marito hanno portato il piccolo all’ospedale più vicino a venti chilometri di distanza. Qui i medici lo hanno lasciato immerso nell’acqua fredda per tre ore. Ma purtroppo il piccolo Hunter si era ormai ustionato il 12 per cento del suo corpicino.

Il bimbo è rimasto ricoverato in ospedale per diversi giorni, e tutt’ora la madre ha raccontato ai media che non è in grado di muoversi o parlare, lui che solo tre giorni prima aveva mosso i suoi primi passi.

“Hunter è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di rimozione della pelle bruciata. E’ stato solo in quel momento che ci siamo accorti dell’estensione delle ustioni”, ha raccontato la madre del piccolo, Kerrie Hall, al Courier Mail. 

Adesso il bambini non riesce a parlare, ma solo a mugugnare. Non riesce a muoversi, è coperto di bende e la madre gli deve applicare una lozione otto volte al giorno. Per fortuna con il tempo molte delle ustioni sulla testa e sul viso stanno guarendo, anche se le cicatrici sulla gamba probabilmente resteranno.

Il piccolo Hunter dovrà continuare a sottoporsi a trattamenti di cura fino per diversi anni. Per questo i suoi genitori hanno lanciato una campagna di raccolta fondi su GoFundMe, sperando di poter aiutare il loro bimbo a cancellare il più possibile le cicatrici di quanto accaduto.