India, ex modella si uccide 3 mesi dopo le nozze: “Botte…”

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2016 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA
India, ex modella si uccide 3 mesi dopo le nozze: "Botte..."

India, ex modella si uccide 3 mesi dopo le nozze: “Botte…”

NEW DELHI – Si è uccisa a 25 anni, dopo appena 3 mesi di matrimonio. La ex modella indiana Priyanka Kapoor Chawla ha deciso di farla finita perchè non sopportava più la sua vita da sposata: un inferno di botte e gelosia.

Un suicidio scoperto dalla polizia dopo le preoccupazioni manifestate dalla famiglia che non riusciva più a contattarla. La giovane è stata trovata morta nella sua casa a South Delhi. Vicino al cadavere un messaggio inequivocabile, un’accusa al marito Nitin Chawla, imprenditore di 35 anni. “Sposarmi è stata la cosa peggiore della mia vita – ha scritto la giovane modella – non potevo più uscire da sola o con le mie amiche e sono stanca di prendere botte”.

L’uomo è stato arrestato dalla polizia che sta indagando prendendo spunto dalle parole di Priyanka. La via per i diritti delle donne è ancora lunga in India. Basti pensare che qualche giorno fa una donna, una femminista, è stata arrestata per essere entrata in un tempio induista che vieta l’ingresso alle donne.

Trupti Desai, a capo di un gruppo di attiviste che si chiama Ranragini Bhumata Brigade e che lotta contro le discriminazioni, è riuscita a entrare nel tempio Trimbakeshwar, nei pressi di Nashik, e a presentare un’offerta alla divinità, Shiva, ma è stata bloccata subito dopo dagli agenti. Secondo la tradizione, nel ‘sancta sanctorum’, dove è custodita la divinità, possono entrare solo fedeli maschi.

Dopo il suo arresto, un gruppo di manifestanti ha protestato contro la polizia. E’ la seconda volta in un mese che la Desai è stata detenuta. Nonostante le ripetute richieste delle femministe, le autorità religiose si sono finora rifiutate di modificare i regolamenti per permettere alle donne di entrare in contatto con le divinità. Diversi templi indiani hanno un simile divieto per donne in età fertile legato al pregiudizio dell’impurità del ciclo mestruale. Già agli inizi del mese la Desai e altre 200 attiviste avevano deciso di marciare sul tempio di Trimbakeshwar ma erano state fermate dalla polizia.