India. Uber, stuprata da tassista fa causa in un tribunale Usa

Pubblicato il 30 Gennaio 2015 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA
Il tassista accusato di stupro

Il tassista accusato di stupro

INDIA, NEW DELHI – Una donna indiana di 25 anni, violentata il mese scorso da un tassista collegato con la compagnia Uber, ha presentato contro di essa una denuncia per “negligenza e truffa” in un tribunale degli Stati Uniti sostenendo che la mancanza di controlli sul personale ha fatto si’ che ella fosse stata violentata ed umiliata. Lo scrive l’agenzia di stampa Pti.

In un dispaccio datato da New York l’agenzia precisa che il vero nome della donna non viene rivelato nella denuncia di 36 pagine presentata contro la compagnia basata a San Francisco, ed essa viene identificata con il falso nome di ‘Jane Doe’.

I suoi legali hanno indicato che la vittima dello stupro chiederà alla corte di determinare quale sia il compenso per il danno “fisico e monetario” subito e per il pregiudizio alla “sua reputazione professionale e personale” legato all’aggressione.

Inoltre la donna si propone di ottenere anche l’emissione di una ordinanza giudiziaria che spinga Uber a modificare i criteri di assunzione e gestione del personale affinchè “simili episodi non si ripetano in futuro”. Il legale della vittima, Douglas Wigdor, ha sottolineato da parte sua che “il tema della sicurezza è l’ultima delle priorità di Uber e come risultato offre un servizio che può essere definito solo un ‘moderno autostop elettronico’”.