Indianapolis, celebre incrociatore ritrovato 72 anni dopo FOTO-VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2017 - 06:20 OLTRE 6 MESI FA
Indianapolis, celebre incrociatore ritrovato 72 anni dopo

Indianapolis, celebre incrociatore ritrovato 72 anni dopo

ROMA – Il magnate della Microsoft, Paul Allen, ha annunciato il ritrovamento del celebre incrociatore statunitense Indianapolis, affondato nella notte del 30 luglio 1945 dai siluri di un sottomarino giapponese. L’Indianapolis, di ritorno da una missione segreta, trasportava i componenti della bomba atomica “Little Boy”, che venne in seguito sganciata su Hiroshima.

L’equipaggio era composto da 1.196 uomini: trecento morirono immediatamente, altri rimasero per alcuni giorni nell’Oceano infestato da squali, morendo di fame, sete e freddo; l’incidente restò nella memoria collettiva come il più grave nella storia della Marina Usa e la posizione del relitto fu un mistero fino alla scorsa settimana quando, grazie all’intervento del co-fondatore di Microsoft, è stato rinvenuto nel Mare delle Filippine (clicca qui per vedere le foto pubblicate dal Daily Mail).

Per i sopravvissuti all’incidente, di cui ventidue ancora vivi, il ritrovamento è stato un avvenimento decisamente importante: il Comandante, Charles Butler McVay III, venne giudicato colpevole da una Corte Marziale, che lo ritenne reo di aver perso l’imbarcazione perché non in grado di evitare il sottomarino giapponese, grazie ad una manovra a zig-zag. Nonostante il comandante nemico confermasse che la stessa manovra non sarebbe servita a salvare la nave (e quindi la vita di migliaia di centinaia di uomini) Butler fu giudicato colpevole e, dopo un periodo di grande depressione, si suicidò nel 1968. “Da americani, abbiano un debito di gratitudine con l’equipaggio dell’Indianapolis.

“Le ricerche per trovare l’altra parte di nave continueranno, per onorare il sacrificio di questi uomini” ha detto Allen in un comunicato pubblicato sul suo sito internet. L’Indianapolis affondò in 12 minuti, portando con sé molte delle vite presenti a bordo. Chi non indossava il giubotto di salvataggio restò aggrappato a chi invece, fortunatamente, ne aveva trovato uno. Dei 1.197 uomini, 300 annegarono, mentre gli altri 900 restarono nelle acqua infestate da squali. “In pochi minuti, eravamo circondati da centinaia di pinne” ricorda il sopravvissuto Harold Eck.

Gli stessi uomini presenti a bordo non erano a conoscenza di cosa stessero trasportando: non sapevano, infatti, che la nave conteneva metà delle riserve mondiali di uranio impoverito, oltre ad alcuni componenti per bombe atomiche. Il ritrovamento, è stato effettuato dal gruppo di ricerca dell’organizzazione Allen, ma il punto di ritrovamento sarà tenuto segreto per non attirare i turisti; “la nave ora è un memoriale di guerra e va trattata come tale ” ha spiegato il capitano William J. Toti, portavoce dei sopravvissuti.  la vicenda è stata raccontata nella recente pellicola Uss Indinapolis diretto da Mario Van Peebles, con Nicolas Cage e Tom Sizemore. La pellicola, in Italia è uscita al cinema lo scorso 19 luglio.