Wikileaks: “L’Ong Invisible Children spia per l’Uganda”

Pubblicato il 11 Aprile 2012 - 16:11 OLTRE 6 MESI FA

Il generale ugandese Kony (Foto Lapresse)

ROMA – E’ stata la Ong The Invisible Children ad aiutare il governo ugandese ad arrestare un ex soldato bambino e a realizzare un’operazione che ha ucciso più civili che militari. Le pesanti accuse arrivano da alcuni documenti di Wikileaks. Coinvolta l’organizzazione non governativa che ha messo online, poche settimane fa, un video sul generale ugandese Kony accusato di atrocità e di violenze sui bambini. Una nota scritta da un pubblico ufficiale presso l’ambasciata degli Stati Uniti documenta la collaborazione tra Invisible Children e i servizi segreti ugandesi. La Ong avrebbe spifferato al governo ugandese informazioni su Patrick Komakech, un ex bambino soldato della resistenza dell’Esercito del Signore (LRA), ricercato dalle forze di sicurezza per aver estorto denaro a funzionari di governo, ONG locali e leader tribali. Una volta individuato, Komakech è stato subito arrestato dai servizi di sicurezza. In seguito l’esercito ugandese ha ottenuto i nomi di altri indagati da Komakech. L’esercito ha poi condotto una retata e arrestato altre persone, molte delle quali si sono dichiarate innocenti.

I gruppi per i diritti umani dicono che la tortura degli arrestati dalle forze di sicurezza ugandese è routine. Invisible Children avrebbe inoltre sostenuto attivamente Operation Lightning Thunder (OLT), un attacco congiunto di Uganda, Repubblica democratica del Congo e l’allora-autonomo del Sud Sudan contro l’LRA. L’operazione, che è ha avuto anche il sostegno dell’intelligence USA, ha ucciso più civili di militanti del LRA.