Iran, confessa in tv la donna condannata alla lapidazione. Ma per il suo avvocato è stata costretta con la tortura

Pubblicato il 12 Agosto 2010 - 14:49 OLTRE 6 MESI FA

Sakineh Ashtiani

Costretta a confessare di essere stata complice nell’assassinio del marito in una intervista in tv per cercare di salvarsi la vita. Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana di 43 anni, condannata alla lapidazione per adulterio e omicidio, ha detto all’intervistatore di una tv di Stato di essere complice nell’assassinio del marito e di aver avuto una relazione con il cugino del consorte.

Ma il suo avvocato, Houtan Kian, ha detto che la donna è stata torturata per due giorni nel carcere di Tabriz, dove è rinchiusa da quattro anni, prima di rilasciare l’intervista trasmessa durante il programma tv dal titolo ’20:30′. ”E’ stata picchiata e torturata prima che l’intervista venisse registrata”, ha detto Kian al Guardian on line.

La prova che la donna stesse parlando sotto tortura è dimostrato, secondo alcuni osservatori, dal fatto che nell’intervista ha condannato i media occidentali perché hanno interferito nella sua vita privata. L’avvocato della Ashtiani ha quindi detto al Guardian che adesso i timori che le autorità iraniane possano accelerare le procedure per procedere con la condanna a morte sono aumentate.

Sempre nella stessa intervista, secondo quanto riporta la Cnn, la Ashtiani ha anche disconosciuto un altro dei suoi avvocati, Mohammadi Mostafaei, attivista per i diritti umani, che si è rifugiato in Norvegia dopo essere fuggito dall’Iran, per sottrarsi all’arresto. L’intervista alla Ashtiani e’ stata trasmessa il giorno dopo che il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha chiesto all’Iran di rispettare i trattati in riferimento ai diritti dei propri cittadini e di porre fine alle esecuzioni.