Isis rapisce 300 operai vicino Damasco: forse rilasciati

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2016 - 06:36 OLTRE 6 MESI FA

DAMASCO – Miliziani Isis hanno rapito 300 lavoratori di un cementificio alle porte della capitale siriana Damasco. Gli operai sono stati catturati dai miliziani del Califfato durante un’offensiva contro le forze di Assad lanciata a partire da martedì nella regione di Dumair, circa 50 chilometri a nord-est di Damasco, sulla strada che porta verso Palmira.

Si tratta di operai e imprenditori della società “Al Badia Cement”. Dopo la diffusione di notizie frammentarie e non veritiere, nella serata di venerdì la vincenda sembra però essersi avviata a soluzione. La notizia dell’uccisione di 175 di loro è stata smentita dall’esercito siriano e in serata l’agenzia Amaq dello Stato islamico, citata dalla direttrice del Site, Rita Katz, ha annunciato il rilascio dei quasi 300 sequestrati.

Rapimenti di massa, il più delle volte di minoranze religiose come i cristiani, hanno spesso avuto luogo in Siria durante la guerra civile che sta devastando il Paese, giunta al sesto anno. Il rapimento è avvenuto quando imperversava il combattimento con i militanti ISIS nel nord della Siria.

Combattenti dell’opposizione siriana sono avanzati nelle roccaforti del gruppo terroristico, tra cui la città di al-Rai, a nord di Aleppo, anch’essa ostaggio dell’ISIS. All’inizio di questa settimana, i guerriglieri dell’ISIS hanno lanciato attacchi aerei sulle aree detenute dal governo vicino a Damasco, in quella che appare come una risposta alla perdita di terreno del gruppo.

L’ISIS ha detto in un comunicato di aver attaccato la centrale Tishrin, 30 miglia a nord-est della capitale. La fonte militare siriana ha riconosciuto che il gruppo aveva inscenato degli attacchi, affermando che tutti coloro che avevano partecipato era stati uccisi.Le forze siriane e gli alleati sostenuti dagli attacchi aerei russi, hanno costretto i militanti ISIS a lasciare la città di al-Qaryatain, che si trova tra Damasco e l’antica città di Palmira, riconquistata dal governo la scorsa settimana.Una fonte siriana ha detto che gli attacchi di martedì notte fuori Damasco sembravano essere la risposta del gruppo jihadista al rovescio della situazione circa Palmira.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che l’ISIS utilizzando cinque auto bomba ha colpito anche posizioni militari, nei pressi dell’aeroporto militare Dumeir 25 miglia a nord est di Damasco, uccidendo 12 soldati. L’ISIS ha poi rivendicato il gesto on-line, dicendo di aver portato avanti un attacco suicida contro le forze governative che si stavano spostando a nord dall’aeroporto militare. L’Osservatorio ha detto che le forze governative hanno risposto con bombardamenti e attacchi aerei intorno alla zona Dumeir, occupata da un gruppo di ribelli simpatizzanti ISIS.

Ha anche aggiunto che gli attacchi hanno causato la morte di almeno 15 civili, tra cui quattro ragazze della stessa famiglia, e che circa 15 combattenti dello stato islamico, così come i piloti delle cinque auto bomba, sono morti negli scontri. Una fonte militare siriana ha riferito che 13 combattenti del gruppo sono stati uccisi durante gli scontri di Dumeir.