Isis sporca di sangue il Ramadan: “Attaccate Usa e Europa durante mese sacro”

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Giugno 2017 - 23:09 OLTRE 6 MESI FA
Isis sporca di sangue il Ramadan: "Attaccate Usa e Europa durante mese sacro"

Isis sporca di sangue il Ramadan: “Attaccate Usa e Europa durante mese sacro”

BEIRUT – Anche se il Ramadan, per il Corano, è un’occasione per purificarsi, per lasciare da parte i livori e la rabbia. Per l’Isis invece è una ulteriore occasione per seminare terrore e morte. E’ quello che chiede espressamente il Califfato in un audio messaggio del suo portavoce Abu al-Hassan al Muhajir che ha esortato i propri sostenitori ad attaccare Usa ed Europa durante il Ramadan.

Nel messaggio Al-Mujahir ha lodato gli attacchi a Teheran affermando che l’Iran “è più debole di una ragnatela” e ha chiesto nuove azioni. Ha poi dato indicazione di colpire anche Russia e Australia. Secondo il Site, il gruppo di intelligence che monitora le attività dei jihadisti sul web, nel nuovo sanguinoso appello non si fa riferimento alle voci sull’uccisione del leader dello Stato Islamico al-Baghdadi diffuse ieri dalla tv di Stato siriana. Il fondatore dell’Isis è stato dato per morto diverse volte in passato.

L’audio del portavoce Isis si intitola “…e quando i credenti videro le forze confederate…” ed è stato diffuso oggi, 12 giugno, sul web. Rita Katz, direttrice del Site, ha scritto su Twitter che il messaggio audio di Al-Muhajir sarebbe stato registrato probabilmente la scorsa settimana.

Il precedente messaggio del portavoce Isis risale allo scorso 4 aprile quando con un audio di 36 minuti Abu Al-Hasan Al-Muhajir fece appello ai jihadisti ad attaccare l’Europa, la Russia e gli Stati Uniti. “La guerra contro i nostri nemici è globale”, affermò in quella occasione. L’audio era intitolato “Siate pazienti, la promessa di Allah è vera”.

L’Isis in passato ha incitato più volte i suoi seguaci a compiere attacchi durante il mese sacro dei musulmani del Ramadan. Nei mesi scorsi lo Stato islamico si è assunto la paternità degli attacchi in Gran Bretagna, Egitto, Iran e nelle Filippine, assalto quest’ultimo compiuto invece da un uomo che aveva debiti di gioco.