Italiano scomparso in Burkina Faso: Luca Tacchetto era partito per fare volontariato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Gennaio 2019 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA
Luca Tacchetto scomparso dal 15 dicembre in Burkina Faso

Italiano scomparso in Burkina Faso: Luca Tacchetto era partito per fare volontariato

PADOVA – Un italiano è scomparso in Burkina Faso dal 15 dicembre dopo una cena con alcuni amici nella capitale Ougadougou. Luca Tacchetto, 30 anni e originario di Vigonza, è un architetto che voleva fare volontariato nel paese africano. E’ scomparso insieme a una sua amica, Edith Bliasi, 34enne canadese. La famiglia Tacchetto, chiusa nell’attesa notizie, lascia trapelare solo una frase: “Sono ore di angoscia”.

Le ultime foto di Luca ed Edith postate dalla giovane canadese sulla sua pagina Facebook proprio il 15 dicembre li ritraggono abbracciati e sorridenti. La coppia era arrivata all’aeroporto di Bobo-Dioulasse, la seconda città del Paese africano, con un’auto noleggiata. Gli amici confermano sui social che i due avevano manifestato l’intenzione di recarsi nella capitale Ouagadougou.

 L’Ambasciata d’Italia ad Abidjan segue con la massima attenzione il caso del connazionale Luca Tacchetto, scomparso in Burkina Faso, e sin dal primo momento è intervenuta presso le Autorità locali perché fossero attivate le opportune ricerche. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Il ministero degli Esteri si mantiene in contatto con i famigliari per fornire, in stretto raccordo con l’Ambasciata, informazioni aggiornate e ogni altra possibile assistenza.

 “Luca Tacchetto era partito per l’Africa per fare un’esperienza di missione e volontariato, insieme a una ragazza, Edith Blais, che aveva conosciuto in Canada in Erasmus: ho saputo della sua scomparsa qualche giorno fa ma avevo mantenuto il più stretto riserbo perché così voleva la famiglia”. L’attuale sindaco di Vigonza Innocente Marangon esprime preoccupazione per la sorte del figlio dell’ex primo cittadino Nunzio Tacchetto, che lo aveva preceduto alla guida del comune in provincia di Padova.

Luca, architetto, era partito con la giovane canadese in macchina dall’Italia i primi di dicembre, aveva oltrepassato lo stretto di Gibilterra e aveva proseguito lungo la dorsale atlantica per raggiungere prima il Burkina Faso, e poi il Togo, dove risiede una coppia di amici conosciuti nel corso di un precedente viaggio, ai quali pare avesse promesso di dare una mano per la realizzazione di un villaggio per la popolazione più disagiata.

“Avevo visto Luca poco prima della partenza – spiega ancora Marangon – gli avevo fatto un grosso in bocca al lupo per questa splendida avventura. Ora siamo tutti in apprensione, Nunzio è un caro amico, ci bastano poche parole per capirci, so che stanno facendo tutto il possibile per avere notizie, non ci resta che sperare che arrivino presto”.