Julian Assange assolto in Svezia dall’accusa di stupro

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2017 - 12:44 OLTRE 6 MESI FA
Julian Assange assolto in Svezia dall'accusa di stupro

Julian Assange assolto in Svezia dall’accusa di stupro

STOCCOLMA – La Procura svedese ha archiviato le indagini sulle accuse di stupro nei confronti del fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Accuse che avevano portato Assange a chiedere e trovare rifugiato presso l’ambasciata dell’Ecuador di Londra, per sfuggire alla richiesta di estradizione da parte dei giudici di Stoccolma che, secondo l’attivista, avrebbe portato all’estradizione negli Stati Uniti per rivelazione di segreti militari e diplomatici di Washington.

La Prorocura svedese ha deciso di archiviare le indagini sulle accuse di stupro nei confronti di Assange perché “non c’è la possibilità di arrestarlo nell’immediato futuro”. Il processo, aggiunge la Procura, potrebbe essere riaperto qualora il fondatore di Wikileaks tornasse in Svezia prima che il reato cada in prescrizione, ciò entro il 2020.

Allo stesso tempo, però, Scotland Yard ha fatto sapere di essere obbligata a rispettare il mandato di cattura emesso dalla Westminster Magistrates’ Court se il fondatore di Wikileaks dovesse uscire dall’ambasciata dell’Ecuador di Londra.

Assange, comunque, esulta. Su Twitter ha postato una sua foto sorridente. Le accuse formulate dalla Procura svedese erano infatti le uniche formulate ufficialmente finora contro di lui, e una volta cadute queste dovrebbe cadere anche il mandato di cattura internazionale che lo costringe dal 2012 nel rifugio dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.

La decisione della Procura svedese arriva dopo una recente nuova istanza d’archiviazione della difesa. Le accuse erano state avanzate sulla base della denuncia di due donne che, dopo aver avuto rapporti consensuali con Assange, gli avevano imputato di essersi, ad un certo punto del rapporto, tolto il preservativo.

L’attivista australiano ha sempre negato ogni colpa, soprattutto dopo che una delle stesse accusatrici aveva poi ritirato la deposizione, e ha ripetutamente avanzato il sospetto di una montatura organizzata ad arte per consentire in un secondo momento alla Svezia di consegnarlo agli Stati Uniti.

Le autorità e l’intelligence americane a loro volta non negano di considerare Julian Assange alla stregua di un ‘nemico’ per aver diffuso attraverso Wikileaks documenti segreti e rivelazioni imbarazzanti su Washington. Ma finora non risultano aver ancora aperto un’inchiesta formale contro di lui, anche se nei giorni scorsi il nuovo capo della Cia, Mike Pompeo, è tornato a sparare a zero su Wikileaks, additandola come “un servizio d’intelligence non statale ostile” agli Stati Uniti.