Libia, forze di Haftar prendono Sirte: città importante per mezzaluna petrolifera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2020 - 20:44 OLTRE 6 MESI FA
Libia, truppe di Haftar prendono Sirte nella mezzaluna petrolifera

Miliziani in Libia (Foto ANSA)

ROMA – Prosegue l’avanzata del generale Khalifa Haftar, che nel pomeriggio del 6 gennaio ha annunciato di aver preso il controllo di Sirte, città importante per la mezzaluna petrolifera in Libia. Le milizie di Haftar hanno scacciato le truppe che sostengono il governo del premier Fayez al-Sarraj. 

La notizia è arrivata da Al Arabiya nel primo pomeriggio di lunedì: “L’Esercito nazionale libico controlla la base della brigata al Saedi all’est di Sirte. La Marina dell’Esercito libico controlla il porto di Sirte secondo fonti di al-Arabiya al-Hadath”. 

Sirte rappresenta un punto importante per le milizie al fine di “rendere sicura la mezzaluna petrolifera” ed “è un luogo di raduno delle milizie”: lo scrive l’account dell’emittente di sole notizie al-Hadath del gruppo al-Arabiya. “Le forze armate sono nel centro di Sirte”, scrive inoltre l’account citando la stessa formazione di Haftar e segnalando un’asserita “soddisfazione degli abitanti” perché “le forze armate controllano Sirte”.

A sostenere Haftar anche il gruppo madkhalita 604. In un tweet il Libya Observer dichiara: “Il signore della guerra Khalifa Haftar avanza a Sirte agevolato dal gruppo madkhalita 604. Le forze del Gna (Governo di accordo nazionale, ndr) si ritirano”.  

Poi la conferma è arrivata dal portavoce del generale, Ahmed al-Mismari, che sostiene di aver preso il controllo anche dell’aeroporto: “L’Esercito nazionale arabo libico annuncia ufficialmente la liberazione e la bonifica della città di Sirte dal terrorismo e dai criminali. Sirte era il covo del terrorismo, dell’Isis e di al-Qaida e dei criminali che vi si radunavano attaccando giacimenti di petrolio”.

Sirte era controllata dalle milizie che sostengono il governo di accordo nazionale del premier Fayez al-Sarraj dalla metà del 2016, dopo la cacciata dei jihadisti dell’Isis completata a dicembre di quell’anno anche grazie a raid aerei statunitensi. Situata circa 450 km a est di Tripoli, Sirte fra l’altro è un importante porto ed è la città natale del defunto dittatore libico Muammar Gheddafi. (Fonte ANSA)