Maledizione del Dio Scimmia in Honduras: tra serpenti e insetti alla ricerca della città perduta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2017 - 06:06 OLTRE 6 MESI FA
Maledizione del Dio Scimmia in Honduras: tra serpenti e insetti alla ricerca della città perduta

Un serpente decapitato nella Mosquitia (Daily Mail)

TEGUCIGALPA – Nel marzo del 2015 una spedizione archeologica ha scoperto in Honduras i resti di quella che gli esperti credono essere la “Città del Dio Scimmia”, l’ultima città perduta delle civiltà precolombiane. Gli esploratori che si sono avventurati nel cuore della foresta pluviale di La Mosquitia, tra le ultime aree vergini dell’America Centrale, hanno dovuto superare ogni tipo di avversità. Dalla selvaggia e inospitale vegetazione, alla presenza di animali, pronti ad attaccare chiunque si avventuri all’interno dell’area che per secoli ha custodito i resti della mitica Ciudad Blanca. “È sicuramente la foresta pluviale più intatta dell’America Centrale”, ha detto Mark Plotkin, etnobotanico della spedizione, che ha passato 30 anni in Amazzonia.

Una spedizione così ardua, che c’è chi ha parlato di una possibile “Maledizione del Dio Scimmia”, la cui furia si abbatterebbe contro gli ospiti non graditi, soprattutto se stranieri. Leggenda vuole infatti che la città sia stata abbandonata dai suoi abitanti nel XVI° secolo dopo l’arrivo degli invasori europei, considerati una sorta di punizione divina. In realtà, le ipotesi che hanno portato alla scomparsa dell’ignota civiltà sono ancora ignote. Si stima che abbia prosperato nella Mosquitia dal 1000 d.C. al 1400 e dopo l’abbandono dei suoi abitanti nessuno ci ha mai messo più piede. A testimonianza di questa ricostruzione storica c’è la straordinaria diversità biologica che caratterizza l’intera zona, oltre al fatto che gli animali hanno dimostrato con il loro comportamento di non aver mai visto prima un essere umano.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, uno dei principali problemi degli esploratori nella foresta è stata la presenza di serpenti velenosi, attivi soprattutto di notte. Il documentarista Steve Elkins ha ricordato un episodio in particolare, quando un suo compagno di spedizione ha ucciso una vipera con le sue mani. “Ha bloccato il serpente – ha spiegato Elkins – ma il serpente è esploso a quel punto in una furia assoluta, colpiva ovunque, spruzzando veleno nell’aria della notte“. Anche i parassiti hanno messo a dura prova la resistenza della squadra, soprattutto quelli capaci di veicolare la leishmaniosi, che può manifestarsi con una serie di sintomi nocivi tanto a livello cutanea, quanto all’interno degli organi. Forse la prova concreta della furia del Dio Scimmia? Chi crede nel paranormale non lo esclude.