Mamma muore in mare: bimba 9 mesi sbarca sola a Lampedusa

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Maggio 2016 - 21:39| Aggiornato il 26 Maggio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Mamma muore in mare: bimba 9 mesi sbarca sola a Lampedusa

Mamma muore in mare: bimba 9 mesi sbarca sola a Lampedusa

PALERMO – In una giornata funestata dal naufragio davanti alle coste libiche, un nome spicca nella lista dei morti: quello di una mamma nigeriana che ha perso la vita durante la traversata nel Canale di Sicilia. Prima di morire ha consegnato la sua bimba di soli 9 mesi a una compagna di viaggio, che l’ha accudita fino allo sbarco a Lampedusa.

Mercoledì mattina una motovedetta della Capitaneria di porto ha portato sull’isola una ventina di persone, in prevalenza donne, che avevano necessità di cure: presentavano ustioni da benzina sul corpo. Con loro viaggiava la piccola Favour, stretta in braccio a una ragazza. Anche la sua mamma, incinta del secondo figlio, aveva riportato gravi ustioni da carburante nel corso della traversata e per questo non è sopravvissuta.

I migranti sono stati tutti trasportati all’ambulatorio dell’isola, e con loro la bimba, che ha ricevuto le cure di Pietro Bartolo, il medico che presidia l’unico avamposto sanitario di Lampedusa e il cui lavoro più che ventennale è uscito dall’ombra, insieme alla sua umanità, con il film di Gianfranco Rosi “Fuocoammare“.

Questo il racconto del medico: “L’ho visitata, sta bene. Le abbiamo dato del latte, cambiato i vestiti. Era leggermente disidratata, ma niente di serio. E’ rimasta in ambulatorio per alcune ore, poi l’ho accompagnata io stesso nel centro d’accoglienza, consegnandola alla polizia. E’ in buone mani”. E aggiunge sconsolato: “I migranti sentiti hanno riferito tutti la stessa versione e questo ci fa pensare che le cose siano andate proprio così, che la mamma della bimba sia proprio morta”.

A distanza di ore, infatti, è crollata la speranza che la donna potesse trovarsi tra i 120 migranti giunti successivamente al molo con un altro mezzo della Guardia costiera. Lampedusa, che non ha mai fatto il callo alla tragedia dei migranti, si è stretta intorno alla piccola.

Oggi altri bambini, ben 250, per fortuna abbracciati ai loro genitori, sono arrivati al porto di Palermo sulla nave Dattilo della Guardia costiera che aveva a bordo 1.045 persone soccorse nel Mediterraneo.

Le foto condivise su Facebook da Pietro Barolo, con in braccio la piccola superstite: