Mancia o non mancia ai camerieri? Usa discutono come Le Iene… (Video)

di Francesco Montorsi
Pubblicato il 5 Luglio 2013 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
Mancia o non mancia ai camerieri? Usa discutono come Le Iene... (Video)

La scena iniziale del film Le Iene di Quentin Tarantino (foto da video Youtube)

NEW YORK – Mancia o non mancia? Negli Stati Uniti, l’apertura di un ristorante giapponese a New York che non prevede le mance ha innescato nei media un dibattito sulle mance dei camerieri nella ristorazione. Su Twitter e nelle prestigiose pagine del New York Times si discute pro e contro il sistema delle mance (tipping, in inglese).

Nel paese nordamericano, il reddito minimo orario per i camerieri è irrisorio. La legge prevede una paga minima oraria di 7,25 dollari per la maggior parte dei lavoratori, ma questa paga scende a soli 2,13 dollari quando si tratta di lavoratori «con mancia» (tipped workers). Di conseguenza, per tutti i clienti americani la mancia è una pratica quotidiana ed obbligata, socialmente ed a volte per statuto del locale. Stando alle regole dell’etichetta, la mancia dovrebbe rappresentare tra il 12 ed il 20% della somma spesa per il pasto.

La maggior parte delle entrate dei camerieri è costituita dunque dalle mance. Semplicemente, questi non potrebbero vivere delle sole magre entrate fornite dal salario. Ty Bartibel-Wenzel, autrice di un libro autobiografico sulla sua esperienza di cameriera a New York, ricorda che, mentre la paga settimanale era di 30 dollari appena, le mance arrivavano a 200, 300 dollari a notte. Vicino alla cassa, sul bancone dove Ty preparava i long drink, un barattolo di latta portava la scritta nera su sfondo rosso «Tip or die»: Dai la mancia o muori. Questione di sopravvivenza.

Le mance sono una realtà tipicamente americana, come i fast-food che si susseguono sui bordi dell’autostrada, come l’apple pie, come il baseball o il Super Bowl. Difficile farne a meno. Nel dibattito, molti americani prendono partito per il sistema con cui sono nati e cresciuti e da cui risulta difficile separarsi. Questi sostengono che una remunerazione fondata sulla mancia costituisce un incentivo e un incoraggiamento per un migliore servizio. Cosa succederebbe se tutti i camerieri ricevessero per legge la stessa paga a prescindere dal lavoro svolto?

D’altro canto, i camerieri rappresentano una categoria particolarmente svantaggiata in America e questa povertà è imputata anche al sistema delle mance. Abbiamo già detto che il salario minimo dei camerieri è di soli 2,13 dollari all’ora. La percentuale di camerieri sotto la soglia della povertà è tre volte più alta che quella globale della popolazione. Inoltre, il 70% dei camerieri sono costituiti da donne che lavorano, in condizioni spesso difficili, nelle catene della grande ristorazione. Qualcuno fa anche notare che il supposto incentivo al merito – un tema caro all’ideale di libera impresa americano – è una mera illusione. La stragrande maggioranza delle mance si fondano, per abitudine e a volte per statuto, su un semplice calcolo percentuale.

La discussione, appena iniziata, è forse destinata a durare. Come la mancia stessa, anche questo dibattito fa in fondo già parte della mitologia statunitense. Già nella scena iniziale de Le Iene, in uno dei più bei dialoghi ideati da Quentin Tarantino, Eddie e Mr Pink discutevano del valore delle mance.

Mr. Pink: Ah-ah, non do mance.

Eddie: Non dai mance?

Mr. Pink: No, non ci credo.

Eddie: Non credi nelle mance?

Mr. Blue: Sai quanto guadagna una cameriera? Un c**** di niente.