Marò, avvocato del Kerala: “India sia generosa e li rilasci”

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2016 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA
Marò, avvocato del Kerala: "India sia generosa e li rilasci"

Marò, avvocato del Kerala: “India sia generosa e li rilasci”

NEW DELHI – “L’India sia generosa e rilasci i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone“. A chiederlo non è l’Italia ma un avvocato e politico dello stato indiano del Kerala, di nome Ajiy Joy, che e in un commento apparso su Huffington Post India, ripercorre l’intricata vicenda giudiziaria cominciata quasi quattro anni fa con l’arresto dei due fucilieri della Marina italiana in India, per l’uccisione di due pescatori scambiati per pirati.

L’incidente che ha coinvolto la petroliera italiana Enrica Lexie su cui viaggiava un team di sei fucilieri di Marina, e che riguarda la morte di due pescatori indiani avvenne proprio a 20,5 miglia nautiche al largo delle coste del Kerala. In un primo tempo le autorità keralesi processarono per questo Latorre e Girone, ma successivamente la Corte Suprema stabilì che il Kerala non aveva i poteri per farlo ed ha trasferito il procedimento a New Delhi. Ora il caso è congelato in seguito all’ordinanza emessa il 24 agosto dal tribunale del mare di Amburgo che ha rimandato alla Corte internazionale dell’Aja.

Joy, ex funzionario statale che oggi milita nelle file del partito anticorrotti dell’Uomo Comune (Aap), osserva: “Dopo quattro anni non è neppure iniziato il processo“. E aggiunge che “anche se il processo termina con una condanna, i due militari hanno a disposizione due livelli di appello”. Ma siccome il procedimento penale non è neppure iniziato perché un tribunale arbitrale all’Aja deve decidere sulla competenza, “si prevedono ancora lunghi ritardi nell’avvio del processo”.

Per cui, conclude, “sulla base di ragioni umanitarie nei confronti dei militari e delle loro famiglie, dato che le famiglie dei pescatori sono state risarcite adeguatamente e considerando che la vicenda giudiziaria potrebbe durare anni, l’India potrebbe mostrarsi generosa e rilasciare i due soldati come gesto di buona volontà”.