Marò, “Salvatore Girone potrebbe tornare in Italia”

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2016 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA
Marò, "Salvatore Girone potrebbe tornare in Italia"

Marò, “Salvatore Girone potrebbe tornare in Italia”

L’AJA – Salvatore Girone potrebbe tornare in Italia. Ne è convinto il rappresentante del governo italiano all’Aja, che dice: “L’Italia è convinta che vi siano i presupposti, sia giuridici che umanitari, affinché il Tribunale arbitrale possa considerare positivamente la possibilità di far rientrare il Fuciliere di Marina, Salvatore Girone, cui va il nostro pensiero affettuoso, in attesa della decisione dello stesso Tribunale sulla giurisdizione del caso”. Lo ha detto all’ANSA l’ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano davanti al Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja, alla vigilia dell’udienza sulla richiesta di far rientrare Girone in Italia.

Intanto il Collegio di Difesa italiano è in riunione permanente all’Aja dal giorno di Pasqua per preparare al meglio gli interventi davanti ai giudici. La squadra è la stessa che lo scorso agosto difese le posizioni dell’Italia davanti al Tribunale sul diritto del mare di Amburgo (Itlos), composta da esperti e avvocati di fama internazionale, italiani e di altre nazionalità, tra cui Sir Daniel Bethlehem, ex capo del servizio giuridico del Foreign Office britannico, il suo predecessore Sir Michael Wood, e ancora, tra gli altri, Guglielmo Verdirame, Paolo Busco e Ida Caracciolo.

Spiega Repubblica:

Segnali positivi giungono anche da Bruxelles. Perché la questione dei marò italiani, indicano alti funzionari del Consiglio Ue, è “naturalmente sul tavolo” anche del vertice Ue-India che si terrà domani nella capitale belga, dove sarà citata nelle conclusioni, assieme ai casi di sei guardie britanniche e 14 estoni condannate a pene detentive. La vicenda dei marò è stata “la più complessa nella preparazione” del vertice, con la Ue che “condivide le preoccupazioni dell’Italia”, indicano le fonti, specificando che il tema sarà l’argomento del bilaterale che il premier indiano Narendra Modi terrà con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker. Secondo le fonti Ue, il governo Modi è “consapevole che questo argomento grava sugli sviluppi delle relazioni con la Ue ed è aperto a fare il massimo possibile” per trovare una soluzione, rispettando l’arbitrato che si terrà domani e giovedì all’Aja sotto la Convenzione delle Nazioni Unite per il diritto del mare. A margine del vertice è prevista la firma dell’accordo tra il governo indiano e la Banca europea per gli investimenti (Bei) per il prestito di 450 milioni di euro per la costruzione della metropolitana di Lucknow. Tra i temi del 13mo summit, il primo dal 2012, il rilancio della cooperazione commerciale Ue-India e la revisione dell’accordo di libero commercio del 2007, ma anche lo sviluppo di una strategia nell’antiterrorismo, nell’antipirateria, nell’azione ambientale e nel controllo dell’immigrazione.