Nanga Parbat, killer mountain, altri 2 morti sulla montagna maledetta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2017 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA
Nanga Parbat, altri 2 morti sulla montagna maledetta

Nanga Parbat, altri 2 morti sulla montagna maledetta

ROMA – Altri due morti sul Nanga Parbat, la montagna maledetta. Con i suoi 8.126 metri di altitudine è la nona montagna più alta del mondo. Sono gli scalatori Alberto Zerain, spagnolo e Mariano Galvan, argentino. I due alpinisti sono stati dati per dispersi mentre tentavano di scalare la vetta nota come “Killer Mountain”.

La “Killer Mountain” (montagna killer) ha conquistato questo macabro soprannome, a seguito della morte di più di 30 scalatori mentre cercavano di conquistare la vetta nel 1953.

Nel 2013, al campo base Nanga Parbat, degli uomini armati uccisero 10 alpinisti stranieri e la guida pakistana.
La cronaca delle ultime ore di ricerche è sul sito Montagna.tv.

“È da poco rientrato l’elicottero che questa mattina è partito da Skardu per sorvolare la lunga Cresta Mazeno, che sul Nanga Parbat separa il versante Diamir da quello Rupal”.

Purtroppo l’esito della ricognizione non è quello sperato: nessuna traccia dei due esperti alpinisti di cui non si avevano notizie dal 24 giugno, quando il tracker aveva smesso di funzionare.

L’elicottero ha compiuto due sorvoli sulla cresta, seguendo i percorsi che Alberto Zarain e Mariano Galvar avevano compiuto, arrivando fino a 7.400 metri, ben oltre l’ultima altitudine registrata dal GPS. Proprio in corrispondenza dell’ultima posizione nota dei due, che l’equipaggio dell’elicottero ha potuto vedere un distacco di una cornice di neve che termina in una valanga.

Per queste ragioni il team di Zarain e Galvan ha comunicato che è esclusa la possibilità che possano essere vivi”.

È il secondo ottomila (dopo l’Annapurna) per indice di mortalità, ovvero rapporto tra vittime ed ascensioni tentate, con un valore che si aggira intorno al 28%, tanto da essere spesso soprannominata anche the killer mountain (la montagna assassina).[1] Pur essendo molto più vicino agli ottomila del Karakorum di quanto lo sia rispetto a quelli dell’Himalaya propriamente detto, non vi fa parte per il fatto di trovarsi sul lato sud della valle dell’Indo, ed è perciò considerato l’unico ottomila del Kashmir.

La settimana scorsa, circa 14 scalatori stranieri che stavano cercando di arrivare sulla cima del Nanga Parbat, a causa del maltempo sono stati costretti a tornare al campo base, scrive dawn.com

I due scalatori scomparsi hanno lasciato il campo base il 19 giugno ma a causa del brutto tempo per 3 giorni sono rimasti bloccati nella loro tenda a un’altitudine di 6.100 metri (20.000 piedi). Hanno cercato nuovamente di scalare la cima ma hanno perso il contatto con gli altri scalatori.

Il nord del Pakistan settentrionale per gli scalatori è un’attrazione irresistibile: ci sono alcune tra le montagne più alte del mondo, tra cui il K2, 8.611 mt, la seconda dopo l’Everest ma è considerata una scalata più impegnativa.
Situata tra l’estremità occidentale dell’Himalaya, le montagne indù Kush e la catena Karakoram, la regione Gilgit-Baltistan ospita 18 delle 50 vette più alte del mondo.

È anche sede di tre dei sette ghiacciai più lunghi al di fuori delle regioni polari del mondo. Centinaia di montagne non sono mai state scalate.