Nepal devastato da terremoto, si teme una strage, per ora 150 vittime

Pubblicato il 25 Aprile 2015 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA
Le distruzioni del terremoto

Le distruzioni del terremoto

NEPAL, KATHMANDU – Due fortissime scosse di terremoto, a distanza di 35 minuti l’una dall’altra hanno colpito alle 11,56 ora locale il Nepal, causando per ora almeno 150 vittime, decine di feriti e dispersi, la distruzione di siti archeologici e storici e una valanga sull’Everest che ha travolto il campo base.

Una doppia scossa, la prima di magnitudo 7.9, ma che i sismologhi cinesi stimano sia arrivata a toccare gli 8.1, e la seconda di almeno 6,6, che rischia di far registrare una vera e propria strage in un’area altamente popolata da circa 2,5 milioni di persone dove le costruzioni sono precarie.

Il sisma si è fatto sentire anche nei Paesi vicini, provocando almeno 5 vittime in India e altre due in Bangladesh. Il terremoto – il peggiore nella zona dell’Himalaya degli ultimi 80 anni – ha avuto il suo epicentro a Lamjung, nel Nepal occidentale, località che secondo i media è stata rasa al suolo.

Molti al momento i dispersi e le segnalazioni di persone intrappolate sotto le macerie. Anche sotto la torre Dharahara, uno storico monumento di 62 metri e nove piani patrimonio Unesco e una delle mete preferite dei turisti nella capitale nepalese, è crollata al suolo.

E’ la terza volta che la torre viene distrutta da un terremoto. Danneggiate anche alcune famose piazze medioevali dove sorgono palazzi reali e templi. Decine di migliaia di persone sono ancora in strada a Kathmandu per la paura di scosse di assestamento che stanno continuando. E’ emergenza negli ospedali per l’arrivo di moltissimi feriti.

L’aeroporto è stato chiuso e diversi voli dall’India sono stati cancellati. Il terremoto ha provocato anche diverse valanghe sull’Everest dove in questa stagione ci sono decine di alpinisti e di guide nepalesi. Ingenti danni si riportano anche negli stati indiani dell’Uttar Pradesh, Bihar e West Bengala, dove la scossa è stata nettamente avvertita e ha causato vittime e danni. La Farnesina sta verificando l’eventuale coinvolgimento di italiani: i controlli sono in corso e necessitano di tempo ma per ora – precisa – non risultano connazionali in difficoltà.