New York: barboni castrati per esperimento medico negli anni ’50

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Ottobre 2013 - 19:54 OLTRE 6 MESI FA

barboniNEW YORK – Barboni castrati in nome della scienza. Rastrellati per le strade derelitte della Bowery, negli alberghi dei poveri dove la vita si misurava a sorsi di liquori a buon mercato. Negli anni Cinquanta e Sessanta un medico di New York usò i barboni di New York per un esperimento medico senza garanzie di successo. Perry Hudson offriva agli straccioni del Lower East Side – alcolizzati, molti malati mentali – un’offerta che oltre mille di loro non rifiutarono: se avessero accettato di sottoporsi a biopsie della prostata – e in alcuni casi alla castrazione – avrebbero avuto un letto pulito e tre pasti gratis per alcuni giorni più cure mediche gratis se fosse stato scoperto che avevano un tumore.

Non è la prima volta che in nome della scienza atrocità vengono commesse nei confronti dei più deboli: per quattro decenni, a partire dall’inizio degli anni Trenta, centinaia di neri poveri furono esposti alla sifilide senza ricevere cure per osservare il decorso naturale della malattia. L’Esperimento Tuskagee fu bloccato dal ministero della Sanità americano solo nel 1972. Negli anni Cinquanta il cancro alla prostata era diagnosticato quasi sempre troppo tardi ed era quasi sempre fatale. Il dottor Hudson voleva dimostrare che, preso presto, il tumore poteva essere contenuto e curato.

Il medico non aveva però informato le sue cavie umane che le biopsie avrebbero potuto portarli all’impotenza e a lacerazioni rettali. Le terapie in caso di diagnosi di tumore – la rimozione della ghiandola e in molti casi dei testicoli – erano inoltre ancora tutte da dimostrare. “Io però ero convinto che funzionavano. Dicevo loro che il tasso di cura era estremamente alto”, ha detto al New York Times lo scienziato che ha 96 anni e vive in Florida.

L’esperimento di Hudson, un capitolo fino ad oggi dimenticato nella storia della medicina ma che all’epoca fu finanziato tra l’altro dal National Institute of Health, è stato condannato in due articoli pubblicati sull’American Journal of Public Health e il Bulletin of the History of Medicine. “E’ stato doppiamente anti-etico, per la debolezza delle persone coinvolte e le cose che furono loro fatte”, ha scritto Robert Aaronowitz, l’autore. “Hudson usò gli uomini della Bowery perchè solo gente disperata, povera o ignorante avrebbe partecipato”, ha detto Aronowitz: “Era inimmaginabile che l’americano medio si sarebbe offerto volontario”.