New York, ritrovato il diario del gerarca nazista Alfred Rosenberg

Pubblicato il 10 Giugno 2013 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA
rosenberg

Alfred Rosenberg

ROMA – Un diario dalla primavera del 1936 fino all’inverno del ’44. Con appunti che potrebbero cambiare le conoscenze che finora gli storici avevano del nazismo. E’ quello che potrebbe emergere dal diario di Alfred Rosenberg, gerarca nazista, uomo tra i più vicini ad Adolf Hitler, appena ritrovato a New York. “La documentazione è di un’importanza considerevole per lo studio dell’era nazista – si legge in un comunicato rilasciato dal Museo dell’Olocausto di Washington -. Una prima veloce analisi del contenuto getta una nuova luce su importanti aspetti legati alla politica del Terzo Reich. Inoltre il diario è un’importante fonte di informazione per gli storici che completa e in parte contraddice, la documentazione già conosciuta”. Racconta Francesco Tortora sul Corriere della Sera:

Il diario di Rosenberg (che fu catturato dagli alleati alla fine della Seconda Guerra Mondiale e impiccato nel 1946 dopo essere stato giudicato nel processo di Norimberga) sarebbe stato scritto dal gerarca dalla primavera del 1936 all’inverno del 1944. Nel manoscritto sarebbero raccontati anche gli scontri all’interno del gruppo di comando nazista all’indomani della missione di Rudolf Hess in Inghilterra nel 1941 e importanti particolari sul saccheggio delle opere d’arte in Europa. Durante il processo di Norimberga i giudici entrarono in possesso del diario di Rosenberg e lo usarono come prova per le accuse contro i principali carnefici del regime. Ma immediatamente dopo le loro condanne, il diario scomparve. I sospetti sulla sua sparizione caddero su Robert Kempner, uno dei procuratori del processo di Norimberga che fu accusato da alcuni funzionari americani di aver rubato il prezioso documento per contrabbandarlo negli Stati Uniti. È probabile che la maggior parte degli storici che si occupano di nazismo non veda l’ora di poter consultare le pagine scritte dal gerarca e magari capire come sia stato possibile che un documento di tale importanza sia potuto sparire da un giorno all’altro per poi ricomparire a distanza di oltre 60 anni.