Obama a Cuba FOTO. Dissidente: Obbligato a restare in casa

Pubblicato il 21 Marzo 2016 - 12:50 OLTRE 6 MESI FA
Elizardo Sanchez

Elizardo Sanchez

ROMA -“Il regime ha ordinato a tutti i dissidenti di non uscire dalle loro case quando il presidente Obama sarà a Cuba. Hanno piazzato pattuglie della polizia davanti alle loro abitazioni, per essere sicuri che nessuno si muova”. Lo denuncia, in un’intervista a La Stampa, Elizardo Sánchez, storico dissidente cubano fermato e poi liberato sabato, dopo il suo arrivo a L’Avana da Miami.

“Mi hanno detto che ero in stato di fermo, non di arresto: un gioco di parole per negare l’evidenza”, racconta, e “dopo tre ore e mezza mi hanno liberato e mandato a casa”. Sanchez dice che “da quando c’è stato il ristabilimento delle relazioni con gli Stati Uniti, questi arresti di breve durata sono aumentati. Servono al regime per dimostrare che continua a controllare, e può farti qualunque cosa. Poi magari non ti rinchiudono in cella, per convenienza politica. Però vogliono intimidirti, facendoti sapere che potrebbero”.

Spiega di essere stato invitato “a incontrare Obama martedì all’ambasciata americana”, e di essere “determinato ad andare, e non penso che fermeranno la decina di dissidenti invitati. Tutti gli altri, però, stanno subendo forti minacce e intimidazioni”. Per lui la visita del presidente Usa “è la ovvia prosecuzione del dialogo aperto, che io condivido. Sono sempre stato contro l’embargo, che è servito solo a far soffrire i cubani, e dare al regime la scusa per sopravvivere grazie alla repressione”.

intanto, Obama è arrivato a Cuba. La foto dell’Air Force One che sorvola il cielo dell’isola è diventata una foto storica. In altre immagini pubblicate sempre dall’Ansa, si vede Obama che cammina per L’Avana sotto l’ombrello con Michelle evitando come fanno notare diversi siti, le pozzanghere presenti in strada: