Pakistan, ospedale obbliga infermieri cristiani a recitare il Corano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2017 - 06:21 OLTRE 6 MESI FA
Pakistan, ospedale obbliga infermieri cristiani a recitare il Corano

Pakistan, ospedale obbliga infermieri cristiani a recitare il Corano

LAHORE – A Lahore, in Pakistan, l’amministrazione di un ospedale nel corso delle assemblee mattutine, obbliga lo staff di religione cristiana a recitare i versetti del Corano. Il Mian Mir Hospital, gestito dal City District Government di Lahore, prende il nome dal santo sufi Hazrat Mian Mir, che ebbe un ruolo di rilievo all’epoca dell’imperatore Mughal Jehangir, ed era un grande sostenitore dell’armonia interreligiosa. La situazione è venuta alla luce quando il direttore del Mian Mir Hospital, Muhammad Sarfraz, sembra abbia schiaffeggiato un paramedico cristiano per non aver partecipato all’assemblea mattutina.

A seguito dell’incidente, tutto il personale paramedico ha protestato e sospeso le funzioni della struttura medica. “L’atto è una violazione della Costituzione del Pakistan”, ha commentato Marshal un paramedico cristiano. Parlando con i media, ha chiesto agli studiosi religiosi di risolvere il problema, poiché l’amministrazione dell’ospedale ha fatto pressioni affinché lasciassero il posto di lavoro. Un altro componente del personale paramedico della struttura medica, Fahad Ahmed, ha dichiarato che musulmani e cristiani lavorano in armonia. “È un posto di lavoro molto professionale; non so perché l’amministrazione stia costringendo i fratelli cristiani ad andare via. E’ assolutamente inaccettabile”.

Peter Jacob, presidente del Center for Social Justice ha detto a The Express Tribune che la libertà religiosa è garantita a tutti nell’ambito dell’art. 20 della Costituzione del Pakistan. “E’ un atto che va contro la Costituzione e, di conseguenza, dovrebbe essere affrontato”, ha commentato. Lo staff paramedico è d’accordo e ha invitato le autorità a studiare in modo esaustivo la questione e “interrogare il direttore sull’incidente” ma Muhammad Sarfraz non ha voluto rilasciare commenti.

Il direttore del CDGL Healt, Muhammad Saeed, ha assicurato che sarà istituita una commissione per esaminare la questione e avviata una rigorosa inchiesta nei confronti di chiunque sarà ritenuto colpevole. Gli esperti affermano che l’estremismo negli ospedali pubblici è strisciante ed è una grande preoccupazione per le autorità di contrasto. Un funzionario senior, che ha chiesto l’anonimato, ha osservato che i fenomeni di estremismo tra medici e paramedici non è una novità e invitato il dipartimento sanitario a definire un codice di condotta, al fine di evitare futuri incidenti. “La questione dell’ospedale Mian Mir è solo una piccola manifestazione ma deve essere considerata come un campanello d’allarme” ha concluso.