Panama Papers, Assange: Manovra di Soros contro Putin

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2016 - 21:42 OLTRE 6 MESI FA
Panama Papers, Assange: Manovra di Soros contro Putin

Panama Papers, Assange: Manovra di Soros contro Putin

LONDRA –Panama Papers, Assange: Manovra di Soros contro Putin.  Wikileaks accusa gli Stati Uniti e il miliardario americano d’origine ungherese George Soros di essere dietro i Panama Papers, e in particolare dietro all’attacco sferrato contro il presidente russo Vladimir Putin. Lo twitta l’organizzazione di Julian Assange, secondo cui tutto sarebbe passato attraverso l’Occrp (Organized Crime and Corruption Project), finanziato da Usaid, l’agenzia Usa per lo sviluppo. Insomma i dossier sarebbero nient’altro che un’arma per colpire il leader russo.

“#PanamaPapers, l’attacco a Putin è stato fatto dall’OCCRP, che punta alla Russia e l’ex Urss ed è stata fondata da USAID e Soros”, twitta Wikileaks. L’Occrp (Organized Crime and Corruption Project) è una no profit, si legge sul suo sito, ed è appoggiata, oltre che da Usaid, dalle Open Society Foundations, da organizzazioni giornalistiche come l’International Consortium of Investigative Journalists (Icij), Scoop, e il Center for Public Integrity (Cpi).

Intanto lo scandalo dilaga in tutta Europa. E’ notizia di oggi quella della presenza nei Papers di Gianni Infantino, da poco presidente della Uefa. Il governo del calcio mondiale si è detto “totalmente a disposizione” degli investigatori.

Ma quello del fare nomi, in questi giorni convulsi, è pratica (non sempre corretta visto che l’elenco definitivo non è ancora disponibile e le informazioni sono lungi dall’essere complete) in cui si stanno esercitando più o meno tutte le principali testate del globo. Ci sono politici ma anche uomini legati al cinema (le figlie del regista Stanley Kubrik) e addirittura un premio Nobel come Vargas Llosa. Che dietro tutto questo possa esserci una “regia” non è un’ipotesi che si possa scartare a priori.

Le ultime notizie, per ora, arrivano dal quotidiano britannico Guardian e riferiscono del coinvolgimento nello scandalo di otto tra le principali famiglie collegate a ruoli dirigenziali nel partito comunista cinese.