Papa Francesco: “Famiglia non è un’ideologia. E non è perfetta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Gennaio 2015 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA
Papa Francesco: "Famiglia non è un'ideologia. E non è perfetta"

Papa Francesco (Foto Lapresse)

CITTA’ DEL VATICANO – “La famiglia non è il terreno di battaglie ideologiche”: papa Francesco torna a parlare di famiglia a pochi mesi dal Sinodo che ha avuto questo come tema centrale. Nel suo messaggio per la quarantonovesima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si terrà il 17 maggio in Vaticano e sarà dedicata proprio al tema “Comunicare la famiglia”, il pontefice ha detto:

“La famiglia non è un modello astratto da accettare o rifiutare”, né “un’ideologia di qualcuno contro qualcun altro”. “Non lottiamo per difendere il passato, ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti che quotidianamente abitiamo, per costruire il futuro. La famiglia è il luogo dove tutti impariamo che cosa significa comunicare nell’amore ricevuto e donato”.

Papa Francesco ricorda che

“non esiste la famiglia perfetta, ma non bisogna avere paura dell’imperfezione, della fragilità, nemmeno dei conflitti. Bisogna imparare ad affrontarli in maniera costruttiva. La famiglia è più di ogni altro il luogo in cui, vivendo insieme nella quotidianità, si sperimentano i limiti propri e altrui, i piccoli e grandi problemi della coesistenza, dell’andare d’accordo”.

Jorge Maria Bergoglio ha parlato delle coppie sul punto della separazione: 

“Ci sono famiglie separate tra loro da muri di pietra o dai muri non meno impenetrabili del pregiudizio e del risentimento, quando sembrano esserci buone ragioni per dire adesso basta”. E proprio “là dove sembra prevalere l’inevitabilità dell’odio e della violenza bisogna benedire anziché maledire, visitare anziché respingere, accogliere anziché combattere: è questo l’unico modo per spezzare la spirale del male, per testimoniare che il bene è sempre possibile, per educare i figli alla fratellanza”.

Il pontefice ha parlato del ruolo della famiglia nell’insegnare ai figli il perdono: 

“Un bambino che in famiglia impara ad ascoltare gli altri, a parlare in modo rispettoso, esprimendo il proprio punto di vista senza negare quello altrui, sarà nella società un costruttore di dialogo e di riconciliazione”. Tutti, aggiunge il Papa, possono imparare come la comunicazione sia “scoperta e costruzione di prossimità” guardando alla “capacità di abbracciarsi, sostenersi, accompagnarsi, decifrare gli sguardi e i silenzi, ridere e piangere insieme, tra persone che non si sono scelte e tuttavia sono così importanti l’una per l’altra”.

Bergoglio chiede alle famiglie di aprirsi. Anche a quelle che hanno dei figli disabili:

“Il deficit motorio, sensoriale o intellettivo è sempre una tentazione a chiudersi” ma può diventare, con l’aiuto di scuola, parrocchia, associazioni, “uno stimolo ad aprirsi e condividere”.

Anche i social media, spiega papa Francesco, possono aiutare la missione comunicativa delle famiglie:

“Possono anche “aiutare la comunicazione in famiglia e tra famiglie. La favoriscono se aiutano a raccontare e condividere, a restare in contatto con i lontani, a ringraziare e chiedere perdono, a rendere sempre di nuovo possibile l’incontro. Ma possono anche ostacolarla, se diventano un modo di sottrarsi all’ascolto, di isolarsi dalla compresenza fisica, con la saturazione di ogni momento di silenzio e di attesa. La sfida è reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione”.