Iraq. Generale Jean: esiste il pericolo dei jihadisti europei

Pubblicato il 23 Agosto 2014 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
Jihadisti europei in Iraq

Jihadisti europei in Iraq

ROMA – “Per ora l’attenzione dei terroristi è concentrata sui conflitti del Medio Oriente, ma prima o poi i tanti volontari europei dell’Isis torneranno a casa e la violenza si sposterà in Europa”. Così il generale Carlo Jean, già consigliere militare di Francesco Cossiga al Quirinale, intervistato da Qn, mette in guardia sul pericolo di jihadisti nel vecchio continente.

Cosa aspettarci? “Non azioni eclatanti tipo 11 Settembre, ma attentati analoghi a quello alla metro di Londra o alle ferrovie di Madrid”. L’Occidente, aggiunge, “non sembra avercela con l’Isis”, “non intende impiegare la forza di cui dispone per mettere ordine e riportare la pace in tutta l’area”. Jean esclude che un intervento dell’Onu possa avere efficacia:

“Le Nazioni Unite – dice – erano funzionali all’egemonia americana, ma ora che gli Stati Uniti hanno rinunciato a svolgere un ruolo regolatore nel mondo non servono a nulla”. Quanto alla scelta di inviare armi ai curdi, “l’unica novità – sostiene Jean – è che anzichè venderle gliele abbiamo regalate. L’obiettivo è chiaro: consolidare lo status quo nella zona, funzionale a quei 18 milioni di barili di petrolio che ogni giorno sorreggono l’economia mondiale. Se gli approvvigionamenti petroliferi fossero davvero minacciati entreremmo in guerra sul serio”.