Più vino meno prosecco: inglesi non brindano più con bollicine italiane

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Dicembre 2016 - 05:29 OLTRE 6 MESI FA
Più vino meno prosecco: inglesi non brindano più con bollicine italiane

Più vino meno prosecco: inglesi non brindano più con bollicine italiane

LONDRA – Più vino inglese e meno prosecco in Gran Bretagna. Le bollicine italiane che fino ad oggi sembravano una valida alternativa al più costoso champagne, starebbero perdendo colpi Oltremanica. E la ragione sta nel successo dei meno frizzanti vini britannici.

Lo evidenzia un recente sondaggio, guidato da alcuni esperti di marketing della nota catena inglese Sainsbury: a quanto pare le bollicine sono finite in soffitta per privilegiare un vino leggermente meno frizzante, come il Cremant de Loire, vino spumante francese bianco o rosato, che sta letteralmente andando a ruba negli scaffali dei supermercati.

Il responsabile tecnico ed enologo, Richard Maltby, per massimizzare l’appeal di questo vino, lo ha descritto come “a metà tra lo champagne e il prosecco”; per il prossimo venerdì, giorno del “fizz friday”, Sainsbury prevede la vendita di circa 500.000 bottiglie di vino frizzante, circa cinque volte in più rispetto a un qualsiasi altro venerdì.

Era il 2013, quando le vendite di prosecco italiano superarono quelle dello champagne, poiché un’alternativa più economica: lo champagne, infatti, costava ben dieci sterline in più. Esistono due tipi di prosecco: la qualità superiore, con “Denominazione di origine controllata e garantita (DOCG)”, che viene fatta con uve del nord, e quella inferiore, prodotta con uve provenienti da tutta Italia. Questo vino, ormai immancabile durante gli aperitivi, sembra fosse noto già dai romani: Plino il Vecchio, infatti, lo descrisse come uno dei vini migliori alla tavola dei dignitari.

E’ ormai famoso da generazioni, nonché l’ingrediente principale del Bellini, al quale va aggiunto del succo di pesca: sembra che questo cocktail sia stato inventato, tra il 1934 e 1948, da Giuseppe Cipriani, proprietario dell’ Harry’s Bar di Venezia, e che Ernest Hemingway lo gradisse in maniera particolare.