Prof avvelenata col peperoncino: tre dodicenni in carcere

di Ermete Trismegisto
Pubblicato il 29 Febbraio 2016 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA
Prof avvelenata col peperoncino: tre dodicenni in carcere

Prof avvelenata col peperoncino: tre dodicenni in carcere

ORLANDO – Prof avvelenata col peperoncino: tre dodicenni in carcere. La professoressa, per punizione, le aveva spedite dal preside. E allora le tre studentesse hanno escogitato una vendetta di quelle tremende: l’hanno distratta e hanno riempito la bibita che stava bevendo l’insegnante con una grossa quantità di peperoncino. La docente, però, alla prima sorsata si è sentita male e a quel punto le tre ragazze sono state arrestate per avvelenamento.

Succede a Deltona, in Florida, e a finire nella cella di una struttura minorile sono state tre ragazzine di appena 12 anni. Un caso che in Florida fa discutere e non proprio. Le tre, infatti, erano state punite dalla professoressa che le aveva spedite dal preside perché avevano incollato a terra lo zaino di una compagna di classe. Non solo: la docente in questione era anche convinta che una delle tre ragazze fosse la responsabile del furto di un pc portatile avvenuto all’interno della scuola.

Dopo la prevedibile lavata di capo è scattata la ritorsione delle studentesse. Una ha distratto la docente, un’altra ha riempito la sua soda di peperoncino. Esagerando con la quantità, visto che è bastata una sola sorsata per far sentire male la professoressa che si è accasciata in terra con la gola in fiamme. Facile a quel punto l’indagine: è bastato rovesciare il contenuto della lattina in un bicchiere di vetro per individuare il peperoncino. A quel punto è arrivata la polizia e le tre ragazze sono state arrestate, portate in una struttura per minori e accusate di avvelenamento.

L’insegnante, una donna di 52 anni, questa volta ha deciso di non perdonare e di andare avanti con le accuse. Il dolore e lo spavento devono averla segnata. E lo sceriffo della cittadina si è detto d’accordo con lei. Questa volta le tre non se la caveranno con un semplice rimprovero del preside.