I rossi in via di estinzione: era un residuo neanderthaliano…

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Aprile 2014 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA
I rossi in via di estinzione: era un residuo neanderthaliano...

I rossi in via di estinzione: era un residuo neanderthaliano…

ROMA – I rossi, sì insomma gli umani dai capelli e peluria rossa, dopo secoli di curiosità maligne e sospetti, perfino persecuzioni a loro danno, sono (sarebbero?) in via di estinzione. Rosso Malpelo, discendente nella sua caratteristica pigmentazione dal patrimonio genetico dell’uomo di Neanderthal (sì, ci siano incrociati sapiens e neanderthal) così come appurato da alcuni studi genetici, tra poco non esisterà più. La sentenza sta scritta ad esempio nelle strategie di raccolta della banca del seme più grande del mondo che, dal 2011, ha smesso di accettare donatori con i capelli rossi. Il motivo è presto detto: la domanda era troppo scarsa, le donne single che si rivolgevano alla banca erano sempre alla ricerca del donatore perfetto: un principe azzurro, affascinante, sano, istruito.

I capelli rossi non rientravano nell’immaginario collettivo di “uomo col pedigree” ai cui spermatozoi attingere per riprodursi. Da qui è nata l’idea della fotografa Martina Rosso che ha deciso di indagare il fenomeno: dopo secoli di pregiudizi le persone con i capelli rossi sono ora sul punto di essere eliminate in una “congiura” fatta di questionari online, cliniche asettiche e sperma congelato. Come un biologo Martina Rosso ha perciò individuato le variazioni genetiche della specie e le ha raccolte in una collezione fotografica intitolata The Beautiful Gene.

Per sei mesi ha viaggiato attraverso l’Europa alla ricerca di uomini e donne che rispondessero alla sua domanda: il risultato sono 47 ritratti selezionati tra i 204 scattati complessivamente tra Italia, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Germania, Olanda, Svezia, Norvegia e Polonia. Il lavoro, raccolto in un volume, diventa ora anche una mostra che si inaugura mercoledì 16 aprile al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.