Russia pronta a guerra nucleare? “Stadio San Pietroburgo prepara rifugi anti-atomici”

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Ottobre 2016 - 16:07 OLTRE 6 MESI FA
Russia pronta a guerra nucleare? "Stadio San Pietroburgo prepara rifugi anti-atomici"

Russia pronta a guerra nucleare? “Stadio San Pietroburgo prepara rifugi anti-atomici”

MOSCA – La Russia si prepara alla terza guerra mondiale? Le voci, almeno sul web, si fanno sempre più insistenti, anche se le loro basi sono davvero fragili, e potrebbero forse essere additate come una sorta di “procurato allarme” da un ipotetico giudice della rete.

Va comunque segnalato che molti media rilanciano quelle che sembrano le mosse di un Paese sull’orlo di una guerra. Lo fa anche il quotidiano online americano The Daily Beast, che in un articolo firmato da Anna Nemtsova descrive una situazione quasi pre-apocalittica.

 

La cronista riferisce che i manager della Zenit Arena, gigantesco stadio di San Pietroburgo i cui lavori dovrebbero essere ultimati per i Mondiali di calcio del 2018, la scorsa settimana hanno ricevuto una lettera dal Ministero delle Situazioni di Emergenza in cui si chiedeva di creare immediatamente strutture di riparo e rifugi anti-atomici in caso di guerra, dal momento che si trova in una zona di “potenziale distruzione e pioggia radioattiva”.

Nella Federazione, continua Nemtsova, oltre 40milioni di cittadini hanno partecipato ad esercitazioni civili di difesa, imparando come nascondersi e dove trovare riparo in caso di conflitto nucleare.

 

Una sensazione di panico diffuso che non sarebbe comunque nuova in Russia. Negli anni Novanta migliaia di abitanti seguaci del Cristo reincarnato in Vissarion cercarono salvezza dalla fine del mondo trasferendosi nella taiga. Tremila di loro vivono tutt’oggi nei boschi siberiani aspettando la fine del mondo.

Nel 2012 diversi russi fecero scorte di vodka, fiammiferi e candele temendo che la profezia Maya della fine del mondo stesse per realizzarsi. Dopo le predicazioni di Vissarion e la profezia degli antichi latino-americani, adesso è arrivato il timore di un conflitto nucleare.