Silk Road, e-bay dello spaccio a domicilio. Coca, eroina, erba…basta un click

Pubblicato il 10 Gennaio 2013 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
L’inventario delle merci vendute da Silk Road, l’e-bay dello spaccio a domicilio

ROMA – Silk Road è la versione tossica di e-Bay: qui puoi acquistare erba o eroina, pasticche di ultima generazione e cialis o viagra, hashish o coca peruviana pura all’85%. Anonimato garantito, pronta consegna, pagamenti elettronici, impunità assicurata per il pusher, consumatori soddisfatti o rimborsati (a metà, è pur sempre un mercato illegale) anche se il 99% delle transazioni va a buon fine. Nell’epoca della società liquida, scorre, immateriale e invisibile, il fiume dello spaccio liquido, il mercato nero virtuale delle sostanze. Russia, Stati Uniti, Olanda, tutto il mondo è un’enorme piazza di spaccio: l’Italia, almeno in questo, è un po’ in ritardo ma l’onda è già arrivata a lambire le nostre spiagge.

Un click e fai l’ordine a uno sconosciuto la cui solida reputazione è agganciata a un semplice nickname: i prodotti illeciti acquistati su Silk Road (Via della Seta) o altri siti, viaggiano comodi tramite posta o corriere. Nell’inchiesta vecchio stile proposta da La Stampa del 10 gennaio, il reporter Gabriele Martini si aggira investigando nei meandri oscuri della rete un po’ come solo pochi anni fa si sarebbe aggirato per i vicoli nascosti, gli angoli ombrosi delle piazze dedite allo spaccio, tra i bar equivoci di un sottobosco aggressivo e  circospetto formato da pusher insolenti e sdentati. L’e-commerce della droga è un salto nel futuro, un salto nel vuoto delle tossicodipendenze senza frenesia e disgusto (un abisso lo separa da un immaginario stile Christiana F. e i ragazzi dello zoo di Berlino).

Liscio come l’olio. A Silk Road, o anche Black Market Reloaded, Armory, General Store, non ci si arriva facendo una normale ricerca su Google. Basta però scaricare il programma Tor, software gratuito che permette di navigare sottotraccia, in perfetto anonimato. I pagamenti avvengono tramite “bit-coin”, una moneta elettronica e virtuale che della famosa “tracciabilità” si fa un baffo: al cambio nero digitale, per l’acquisto di bit-coin basta una carta di credito, nessuno ne saprà nulla. Quindi, funziona come funziona al solito lo spaccio: massima prudenza del pusher, primi abboccamenti di prova, se sgarri sanno come trovarti.

E allora, seguendo gli itinerari attraversati da Gabriele Martini scopriamo l’inventario infinito delle droghe a disposizione. La droga acquistata dal reporter è stata sequestrata dai carabinieri alla stazione torinese di San Salvario, la prova di come sia facile entrare in quel mercato. Scopriamo che Al Pacino vende hashish da 5 grammi a un chilo. Scorpion 666 spedisce erba in tutto il mondo. Boss tratta ero e coca, segnala l’insegna pubblicitaria: “Spedizioni con doppio involucro sottovuoto in tutto il mondo dal lunedì al sabato…” Il pusher in questione, che rimborsa al 50% le transazioni non completate, è uno che ha fatto strada, anzi uno che la strada non la dimentica, ci si è fatto le ossa per 10 anni, prima di ascendere al business elettronico.