Siria, ucciso il cameraman rapito. “Gli altri membri della troupe stanno bene”

Pubblicato il 13 Agosto 2012 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA
Hatem Abu Yahiya (Foto Ansa)

BEIRUT –  Il cameraman Hatem Abu Yahiya, rapito insieme alla troupe della tv Syria News nella provincia di d’Al-Tal, nei pressi di Damasco è stato ucciso dai terroristi. Uno dei due canali della tv di Stato, al Ikhbariya (Syria News), ne ha dato notizia affermando però che gli altri membri della troupe, tra cui la giornalista Yara Saleh, starebbero bene. Gli ostaggi sono stati sequestrati dai ribelli venerdì scorso mentre coprivano le operazioni dei governativi.

I ribelli siriani anti-regime pongono al governo due questioni perché gli operatori possano tornare a casa:  la fine dei bombardamenti indiscriminati sulle abitazioni civili e la fine dell’assedio del sobborgo a nord di Damasco.

Uno degli ufficiali ha detto: “Li trattiamo come meglio possiamo e sono nostri ospiti, non sono stati rapiti”. “Accompagnati da membri dell’Esl, i giornalisti hanno ripreso immagini della distruzione causata a Tal dai gruppi criminali terroristi del regime”, ha aggiunto, chiedendo esplicitamente la fine dei bombardamenti indiscriminati e dell’assedio alla cittadina “perchè tutti possano tornare a casa sani e salvi”.

In precedenza la giornalista Saleh, lo stesso Abu Yahiya e il fonico erano apparsi in un video amatoriale girato dai ribelli anti-regime in cui affermavano di stare bene ma di essere esposti ai ”bombardamenti indiscriminati” delle forze governative ad al Tal, sobborgo a nord di Damasco dove sarebbero stati detenuti.