Siria, inseguimento di guerra: caccia turchi nel mirino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2015 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA
Siria, inseguimento guerra per 5 minuti: caccia turchi sotto tiro

Siria, inseguimento guerra per 5 minuti: caccia turchi sotto tiro

ISTANBUL – Come in un film di guerra: aerei nel mirino, prima di un esercito, poi di un altro. Aerei che si muovono per quasi cinque minuti cercando disperatamente di togliersi da quel mirino. Stavolta, però, non era un film. E’ quanto accaduto a ben otto Jet F-16 turchi che stavano pattugliando il confine con la Siria. Gli aerei, racconta l’esercito turco, si sono trovati per 4 minuti e 15 secondi nel mirino di radar dei sistemi missilistici di Damasco e per 4 minuti e mezzo in quello di caccia MiG-29 di provenienza ignota. Quattro minuti, un tempo che sembra breve in una giornata normale, ma che diventa infinito se hai un missile puntato contro che può partire da un momento all’altro.

“Otto jet turchi F-16 sono stati inseguiti da MiG-29 non identificati per 4 minuti e 30 secondi durante un volo di pattugliamento al confine con la Siria” di lunedì, scrive in un comunicato l’esercito turco. Inoltre “le batterie anti-aeree siriane hanno messo nel mirino i jet turchi per 4 minuti e 15 secondi”.

Non è possibile escludere che a puntare i caccia turchi siano stati anche i russi che da alcuni giorni sono operativi e bombardano in Siria. Sia l’aviazione siriana sia quella russa, infatti, utilizzano caccia MiG-29. L’episodio segue uno analogo avvenuto domenica, quando due jet da combattimento F-16 turchi si sono trovati per 5 minuti e 40 secondi nel mirino del radar di un caccia MiG-29 di provenienza non identificata durante un volo di pattugliamento alla frontiera con la Siria.

Secondo Ankara, inoltre, tra sabato e domenica jet russi hanno violato per due volte lo spazio aereo turco al confine con la Siria. La Nato ha definito gli episodi “una seria violazione” e “non un incidente”, come invece sostenuto da Mosca a proposito del primo sconfinamento nei cieli turchi.

Nel frattempo la Russia continua a bombardare i suoi obiettivi in Siria. Oggi 6 settembre è stato colpito anche ciò che resta di Palmira, il sito archeologico tra i più importanti del mondo che era stato già gravemente danneggiato al momento dell’occupazione da parte dell’Isis.