Steve Jobs è morto da 5 anni ma pagò le multe due volte e…

Pubblicato il 29 Febbraio 2016 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA
Steve Jobs è morto da 5 anni ma pagò le multe due volte e...

Steve Jobs è morto da 5 anni ma pagò le multe due volte e il Comune di San Francisco ora vuole rimborsarlo

NEW YORK – Steve Jobs è morto da cinque anni ma il Comune di San Francisco insiste cercando di rimborsargli 176 dollari da lui pagati per delle multe in eccesso rispetto al dovuto. Pare che Steve Jobs non sia il solo. Fra il 1995 e il 2012 il Comune di San Francisco ha incassato oltre 6 milioni di dollari in eccesso dalle multe pagate dai suoi residenti, lista che, oltre al nome di Jobs e della moglie come si può vedere qui, include personaggi come Peter Thiel, fondatore di PayPal, Travis Kalanick, capo di Uber e anche il procuratore generale della California (cioè il ministro della Giustizia) Kamala Harris.

Ora la Agenzia municipale per i trasporti, come da noi l’assessorato alla mobilità da cui dipendono le multe, vuole restituire tutto quel denaro e ha anche pubblicato un bando in cui spiega la procedura, che, precisa, non si applica alle multe contro cui c’è ricorso:

“Se avere pagato una multa due volte o per un ammontare superiore al dovuto, il saldo sarà accreditato sul vostro conto”.

Steve Jobs, il fondatore della Apple è deceduto nel 2011, all’età di 56 anni per un cancro al pancreas. Ha lasciato la moglie, quattro figli e a quanto pare anche un serie di multepagate troppo o pagate due volte.
Sembra quasi una vicenda da film. Steve Jobs ce l’aveva messa tutta per eliminare ogni possibilità di essere multato. Jobs cambiava macchina ogni sei mesi per evitare di avere una targa, scappatoia consentita dalle regole dello stato della California in base alla quale per una macchina nuova, per i primi sei mesi dall’acquisto, la targa, strumento fiscale oltre che di polizia, non è obbligatoria e con essa la relativa tassa.
Steve Jobs era noto per i suoi parcheggi al campus Apple, dove lasciava la macchina anche negli spazi riservati ai disabili, ma poiché era casa sua nessuno gli ha mai detto niente.

Invece, osserva la Washington Post, la presenza del nome di Steve Jobs nella lista delle multe fa pensare che, nonostante i suoi sforzi per aggirare le norme comunali sui parcheggi, si è fatto beccare almeno una volta con una multa e, per qualche sconosciuta ragione, è stato molto generoso al momento di pagarla.