Strage di Kandahar, il sergente Usa Bales rischia la pena di morte

Pubblicato il 19 Dicembre 2012 - 19:35 OLTRE 6 MESI FA
Il sergente Robert Bales (Foto Lapresse)

NEW YORK – Il sergente americano Robert Bales rischia la pena di morte. E’ accusato di aver ucciso in Afghanistan 16 civili, tra cui nove bambini. All’alba dell’11 marzo del 2012 sparò all’impazzata in  un villaggio, nella provincia di Kandahar, nell’Afghanistan meridionale.

Bales sarà processato in Corte marziale, e la procura militare chiederà la condanna a morte. Il processo si svolgerà nella base Lewis-McChord, nello stato di Washington, ma la data non è stata fissata.

Il mese scorso, il procuratore militare Rob Stelle aveva motivato la sua richiesta di pena di morte così: ”Ha commesso un crimine efferato e spregevole. Tante prove dimostrano che era totalmente cosciente di quello che stava facendo”.

Per l’avvocato di Bales, Emma Scanlan, il punto da chiarire è se il sergente fosse lucido quando uccise: ”Non ci sono ancora elementi sufficienti. Ci sono alcuni soldati che hanno testimoniato che la notte prima della strage fosse completamente non in sé. Ancora non sappiamo se fosse ubriaco o pieno di steroidi o di tranquillanti”.

Bales, 39 anni e padre di due figli, è chiamato a rispondere, oltre che dei 16 omicidi, di 6 tentati omicidi, di assalto aggravato, di aver dato fuoco ad alcuni cadaveri e di altre gravissime violazioni del codice militare. Tuttora vive a Lake Tapps, nello stato di Washington.

Il suo caso mesi fa riapri’ in America il dibattito sulle conseguenze psicologiche che subiscono i soldati sugli scenari di guerra: lo stesso Bales era già alla sua quarta missione al fronte, tre in Iraq e una Afghanistan. In passato, proprio in Iraq, era stato ferito alla testa e a un piede.