Studio Usa: 225.000 americani morti in guerra dal 2001

Pubblicato il 1 Luglio 2011 - 22:00 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Nei conflitti nei quali gli Stati Uniti sono stati coinvolti dal 2001 ci sono stati almeno 225.000 morti e sono stati spesi non meno di 3.700 miliardi di dollari: sono le conclusioni di uno studio della Brown University, che parla di ''stima prudente'', riferendosi ai conflitti in Iraq, Afghanistan e alla campagna antiterrorismo in Pakistan.

''Una stima estremamente prudente del bilancio delle vittime dirette di queste guerre arriva a questo stadio a 225.000 morti e a circa 365.000 feriti''. In questo ambito, il numero dei soldati uccisi, secondo la ricerca, è di 31.741, di cui circa 6.000 sono americani, 1.200 dei Paesi alleati, 9.900 iracheni, 8.800 afghani, 3.500 pakistani e 2.300 vigilantes di società private di sicurezza.

Ma a pagare il tributo di sangue più elevato sono i civili, con 172.000 morti, di cui 125.000 iracheni, 35.000 pachistani e 12.000 afghani. Quanto agli insorti uccisi, il numero oscilla fra i 20.000 e i 51.000.

Inoltre, dall'inizio della Guerra al terrorismo nel 2001, sono morti sul campo anche 168 giornalisti e 266 operatori umanitari.

La massa di profughi e di sfollati a causa delle tre guerre è all'incirca di 7,8 milioni. Il costo economico delle guerre sostenuto dagli Stati Uniti nell'ultimo decennio è calcolato dall'università Brown in 3.700 miliardi di dollari (2.550 miliardi di euro circa, cioè un quarto del debito americano.