Terapeuta islamico: “Moglie occidentale? Picchiala così”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2016 - 08:42 OLTRE 6 MESI FA
Terapeuta islamico: "Moglie occidentale? Picchiala così"

Terapeuta islamico: “Moglie occidentale? Picchiala così”

ROMA – Se siete un marito che pratica l’Islam e vostra moglie vuole vivere alla pari con voi o magari seguire le mode occidentali, il terapeuta saudita Khaled Al-Saqaby sa come aiutarvi. Il telepredicatore fedele all’Islam apparso in barba lunga e bianco vestito sul web spiega che è giusto picchiare la moglie che non segue le regole imposte dal marito. Non solo è giusto, ma il telepredicatore spiega anche qual è il modo migliore di esercitare la violenza fisica e psicologica sulle donne.

Ivan Francese su Il Giornale scrive che l’autore del filmato è il saudita Khaled Al-Saqaby e il suo video ha fatto rapidamente il giro della rete:

“Il “terapeuta” – le virgolette sono d’obbligo – siede in un bosco e parla con fare calmo. Vestito di bianco, la barba lunga, il tradizionale copricapo degli arabi sulla testa. Spiega ai musulmani in un video “come educare correttamente le proprie mogli”: è il “terapeuta” saudita Khaled Al-Saqaby, autore di un filmato che sta facendo il giro della rete. Il motivo di tanto scalpore? L’esortazione esplicita a picchiare le donne, rivolta a tutti i musulmani in ascolto secondo quelli che secondo Al-Saqaby sono i dettami del Corano.

“Vi sono tre modi – spiega il barbuto – Per rimproverare una donna che disobbedisce al marito: si può ammonirla, ricordandole i suoi doveri secondo la religione. Poi si può darle le spalle nel letto una volta che ci si distende nel letto, oppure coricarsi in un altro letto, ma sempre restando nella stessa stanza. Infine, si può picchiarla, ma alle condizioni dell’islam: cioè non con un bastone o con un oggetto acuminato. Bisognerebbe farlo con unramoscello o con un fazzoletto, solo per farle capire che sta sbagliando.”

“Purtroppo – conclude amareggiato – alcune donne vogliono vivere alla pari con il proprio marito: è un errore grave”: un errore da censurare anche con la violenza, secondo Al-Saqaby. Che forse che non si rende conto che l’unica cosa da censurare sarebbe proprio la violenza tout-court”.