Terremoto California, 10 mini scosse nella faglia di Sant’Andrea: è in arrivo il Big One?

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2017 - 05:16 OLTRE 6 MESI FA

Terremoto-California-psicosi-Big-One-01SAN FRANCISCO – Il “Big One” sta per colpire la California? Dopo le recenti 10 “mini scosse” nella faglia di Sant’Andrea, nel territorio inizia a montare la paura. Le scosse hanno colpito la contea di Monterey, un’area rurale in California, con uno sciame sismico, la cui scossa più potente, di magnitudo 4.6, è stato avvertita a San Francisco da oltre 145 km.

Lo sciame sismico aumenta in modo preoccupante, e c’è la probabilità di una tremenda scossa in California, secondo quanto affermano gli esperti. La scossa ha colpito Monterey lunedì scorso, a circa 20 km a nordest di Gonzales, nei pressi di Salinas.

La prima scossa di magnitudo 4.6 è stata seguita da nove scosse minori, la più forte 2.8, come dichiarato da Annemarie Baltay, sismologa del US Geological Survey in Menlo Park, a SFGATE, canale di informazione di San Francisco. Non ci sono state segnalazioni di lesioni o danni agli edifici.

Il terremoto è avvenuto ad una profondità di circa 6,5 km, sulla faglia di Sant’Andrea, vicino alla zona di Cavaleras, un segmento della faglia principale. Gli esperti hanno avvertito che qualsiasi attività in questa faglia desta preoccupazione, scrive il Daily Mail.

“Ogni volta che c’è un’attività sismica significativa in prossimità della faglia di San Andrea, i ricercatori entrano in allarme. Capiamo che c’è la probabilità che il terremoto aumenti”, ha detto Thomas Jordan, direttore del Southern Earth Southern Earthquake Center, al LA Times. Ma la Baltay sostiene che “le recenti scosse facciano parte della normale attività sismica e che non ci sono segnali di un prossimo e più potente terremoto”.

La paura del “Big One” è emersa quando lo scorso maggio un’esperta ha avvertito che un terremoto distruttivo “era imminente”. La sismologa Lucy Jones, dell’US Geological Survey, in un drammatico discorso alla Japan Geoscience Union and American Geophysical Union, aveva inoltre sostenuto che le persone dovevano agire e proteggersi e non ignorare la minaccia, imparare ad accettare la casualità dei futuri terremoti.

“Le persone tendono a concentrarsi su terremoti che potrebbero verificarsi tra 30 anni ma dovrebbero prepararsi già da ora”, aveva ammonito.