Terremoto Corea del Nord, 2 forti scosse: è test bomba idrogeno, potente come 5 volte Nagasaki

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2017 - 08:59| Aggiornato il 4 Settembre 2017 OLTRE 6 MESI FA

PYONGYANG – Trema la terra in Corea del Nord. Un terremoto di magnitudo 6.3, seguito da un altro di magnitudo 4.6 è stato registrato intorno all’alba di domenica 3 settembre nel Nord Est del Paese. Il balzo dei sismografi ha immediatamente fatto scattare lo stato di allerta militare nel Pacifico: il sisma sarebbe stato causato dall’ultimo temutissimo esperimento nucleare, il sesto, del regime di Kim Jong-un.

In una dichiarazione “speciale”, anticipata dalla tv di Stato nordcoreana Kctv, il regime ha confermato di aver testato “con successo” la sua nuova bomba all’idrogeno destinata “ad armare un super missile intercontinentale”. La tv nordcoreana ha spiegato che “il test della bomba H è stato condotto per esaminare e confermare l’accuratezza e la credibilità del potere di controllo tecnologico, e il design strutturale interno introdotto di recente nella realizzazione dell’ordigno in modo da poterlo sistemare su di un missile intercontinentale (Icbm)”.

Il test ha avuto una potenza fino a 100 chilotoni, circa 5 volte più forte della bomba sganciata dagli Usa sulla città nipponica di Nagasaki nell’agosto del 1945: lo ha reso noto Kim Young-woo capo della commissione Difesa del parlamento di Seul, citando le stime dei militari sudcoreani. L’ordigno esploso oggi è il più potente finora provato da Pyongyang, pari a 10 volte il quinto test del 9 settembre 2016, con una potenza a 10 chiloni. Un chilotone è pari a 1.000 tonnellate di tritolo.

L’attività sismica è stata confermata dalle agenzie sismiche cinesi e statunitensi e sarebbe avvenuta intorno a mezzogiorno ora locale, le 5 del mattino in Italia. Poche ore prima Pyongyang aveva annunciato la messa a punto con successo di una nuova arma nucleare: l’arma “più avanzata”, ovvero una testata a idrogeno in grado di essere montata sul nuovo missile intercontinentale Icbm e di esplodere anche ad altitudine elevata.

Secondo i rilevamenti dell’Usgs il sisma ha avuto epicentro circa 23 km a est-nordest di Sungjibaegam, dove si trova proprio il sito di test nucleari nordcoreano di Punggye-ri. Il China Earthquake Network Center afferma che l’ipocentro è stato misurato a “zero chilometri”, a conferma della natura artificiale dell’onda sismica.

Anche i militari della Corea del Sud hanno confermato la natura artificiale del terremoto: l’onda sismica anomala è oggetto di verifica, ha reso noto il Comando di Stato maggiore congiunto, per accertare la possibile sesta detonazione atomica da parte di Pyongyang.

Gli sforzi in corso per massimizzare la pressione sulla Corea del Nord sono stati al centro del colloquio telefonico fra il presidente Usa Donald Trump e quello giapponese Shinzo Abe. I due leader hanno ribadito l’importanza di una stretta collaborazione fra Usa, Corea del Sud e Giappone di fronte alla ”crescente minaccia della Corea del Nord”. Il presidente americano ha messo in evidenza che il coordinamento fra i tre paesi sarà oggetto di incontri a margine dell’Assemblea Onu.

L’annuncio dell’agenzia nordcoreana Kcna della messa a punto della potentissima arma nucleare è una nuova sfida per la comunità internazionale e per gli Stati Uniti di Donald Trump. La nuova provocazione arriva pochi giorni dopo l’ennesimo lancio balistico di Pyongyang, con un missile che ha sorvolato il Giappone. La Kcna accompagna l’annuncio con foto del leader nord coreano Kim Jong-un che ispeziona un impianto nucleare e la nuova bomba a idrogeno, avvertendo il mondo sul fatto che il paese può produrre quante armi nucleari vuole.

Trump è stato raggiunto dall’annuncio della Kcna in Louisiana, dove è volato per accertare i danni causati dall’uragano Harvey. Secondo indiscrezioni, il presidente americano starebbe valutando una mossa controversa, ovvero l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo di libero scambio con la Corea del Sud. Un’ipotesi sulla quale Trump incontra le resistenze di parte della sua amministrazione, convinta che un addio dall’intesa commerciale rischi di isolare Seul in un momento in cui la minaccia nord coreana aumenta.

Nel gennaio 2016 la Corea del Nord aveva dichiarato di aver testato con successo una bomba a idrogeno nel suo quarto test nucleare, ma la notizia era stata accolta con scetticismo dagli esperti. Alla luce dell’intensificarsi dei lanci missilistici e dei progressi effettuati, però, l’annuncio della Kcna agita la comunità mondiale. Il presidente russo Vladimir Putin ha negli ultimi giorni denunciato la gravità della situazione, mettendo in guardia su come si sia sull’orlo di ”un conflitto su larga scala”.