Terremoto Filippine, scossa di magnitudo 6,3

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Febbraio 2017 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA

MANILA – Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6,3 è stata registrata a Ipil, nelle Filippine, alle 15,03. Attualmente non si hanno notizie di crolli o danni. Ancora non vengono segnalate repliche.

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Terremoto in Italia centrale. 

Una scossa di magnitudo 3,1 è stata registrata nel distretto sismico di Ascoli alle 9,16 di venerdì 10 febbraio. L’epicentro, come comunica l’INGV, è tra Arquata del Tronto e Accumoli ad una profondità di 13 chilometri.

Ieri, giovedì 9 febbraio, erano state registrate altre due scosse: una alle 10,58 nell’area che va da Spoleto e Terni e un’altra alle 15,14  tra Perugia e Spoleto. La prima di magnitudo 3,9, la seconda di magnitudo 3,5.

«Ogni sequenza è diversa dall’altra – spiega il sismologo dell’Ingv, Warner Marzocchi –, altrimenti se fossero tutte uguali potremmo prevedere ogni terremoto. È capitato spesso che si succedessero scosse di magnitudo 5. Spesso in pochi secondi si susseguono scosse devastanti, ma per i sistemi di misurazione sembrano la stessa vibrazione. Non siamo di fronte a un fatto anomalo, ma sicuramente colpisce per l’intensità».

Cosa sta succedendo sotto il suolo del Centro Italia?
«Un cluster sismico, ovvero una serie di terremoti ravvicinati nel tempo e nello spazio. Il momento peggiore è subito dopo che c’è stata una forte scossa. La sequenza del 24 agosto scorso non è mai finita. Il meccanismo distensivo che provoca il terremoto è come se la costa Adriatica e quella Tirrenica venissero tirate da entrambi i lati. Così si crea una perturbazione che facilita altri terremoti».

Quarantacinquemila scosse di fila erano mai state registrate?
«Così tante no, ma probabilmente perché in passato non c’erano strumenti talmente efficaci come quelli odierni. La media del numero di scosse va a scemare, a meno che non torni un nuovo forte terremoto in grado di prolungare la scia nel tempo».

Cosa devono aspettarsi le popolazioni delle zone colpite?
«Sappiamo che domani (oggi, ndr) ci saranno altri terremoti in quelle zone, ma non possiamo prevederne la magnitudo. Il 99 per cento sarà inferiori a 5, ma l’uno per cento potrebbe essere anche superiore».