Usa. Autore strage college in Oregon idolatrava il nazismo

Pubblicato il 3 Ottobre 2015 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA
Chris Harper Mercer

Chris Harper Mercer

USA,ROSEBURG – Chris Harper Mercer, l’autore della strage all’Umpqua Community College dell’Oregon, odiava la religione, mentre idolatrava il nazismo e l’Ira (l’Esercito Repubblicano Irlandese). Su alcuni profili, che ora gli investigatori stanno esaminando, Harper Mercer, che viveva a Winchester, nell’Oregon, si definiva di razza mista. Su un profilo per single, si firmava Ironcross45, alludendo a un distintivo nazista.

“Il controllo sulle armi è un’offesa ai diritti costituzionali dei miei cittadini”. E’ quanto scrisse John Hanlin, lo sceriffo della Douglas County in Oregon, quella della strage al college in una lettera al vice presidente Joe Biden nel 2013 dopo la strage di Newtown. All’indomani della strage al community college di Roseburg, Hanlin non cambia idea e afferma in un’intervista alla Cnn che il controllo sulle armi non è la soluzione.

Lo sceriffo è stato criticato perché durante una conferenza stampa si è rifiutato di pronunciare il nome del killer. “Non lo nominerò – aveva detto – non gli darò il credito che probabilmente stava cercando prima di commettere questo gesto orribile e codardo. Non mi sentirete mai pronunciare il suo nome e incoraggiamo la stampa a fare lo stesso”.

Hanlin non è l’unico nella contea di Douglas ad essere contrario ad un controllo sulle armi. “Porto armi per proteggermi – ha detto un residente ex marine che ha sempre con sé una pistola automatica – per lo stesso motivo per ciò che è accaduto” al college. “Tutti i miei amici sono d’accordo con me – ha aggiunto – è’ l’unico genere di amici che ho”.

La zona della strage, soprannominata ‘contea del legno’ (Timber County, dal pino dell’Oregon, albero maestoso che può raggiungere anche un’altezza di cento metri) e’ anche quella decantata dal famoso scrittore western americano Zane Gray, in particolare il fiume Umpqua era il suo posto preferito per pescare. Nel community college dove sono morte nove persone vige la politica ‘Niente Armi’, e non vi e’ sicurezza armata.