Usa. Bimba pellerossa tornerà con ”visi pallidi” che l’avevano adottata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Giugno 2013 - 13:57 OLTRE 6 MESI FA
baby veronica

La piccola Veronica (foto Usa Today)

WASHINGTON, STATI UNITI – Baby Veronica, una bimba di sangue pellerossa, tornera’ con la famiglia di  ‘visi pallidi’ che l’aveva adottata. Dopo tre anni di battaglia legale la Corte Suprema ha posto fine ai diritti del padre biologico Dusten Brown, un discendente della Nazione Cherokee, che 27 mesi dopo la nascita della figlia si ‘era svegliato’ e aveva deciso di volerla in custodia facendosi scudo di una legge che alza barriere alle adozioni di bimbi indiano-americani da parte di famiglie di altre etnie.

Veronica, che ha ora te anni e mezzo,  aveva vissuto con i genitori adottivi Mall e Melanie Capobianco fino a due anni, quando Dusten aveva accampato pretese e si era visto affidare la bimba da una corte statale della South Carolina. Una storia ordinaria di bimbi sballottati tra famiglie e tribunali senonche’ Brown si era appellato a una legge del 1978, l’Indian Child Welfare Act, approvata per porre fine alla pratica di togliere bimbi pellerossa ai genitori biologici per affidarli a mamme e papa’ di altre etnie.

Alla nascita della figlia Dusten aveva rinunciato con un messaggio su Twitter a ogni diritto di paternità. Christinna Maldonado, la mamma che e’ di origini ispaniche, aveva individuato nei Capobianco i genitori ideali. Decidendo nel caso di ‘Adoptive Couple contro Baby Girl’ i giudici di Washington si sono arrogati il ruolo di Salomone per stabilire che Veronica dovra’ lasciare la casa di Brown a Nowata in Oklahoma per tornare da Mall e Melanie a Charleston in South Carolina. Due case a migliaia di chilometri una dall’altra ma entrambe con una cameretta dalle pareti rosa e una montagna di giocattoli sugli scaffali.

La classificazione della bimba come pellerosse perche’ e’ Cherokee per solo 3/256esimi ”non e’ sufficiente a toglierla agli unici genitori che ha conosciuto dalla nascita per darla a un padre biologico che aveva cercato di rinunciare ai suoi diritti e non aveva mai avuto alcun contatto con la bimba”, ha stabilito il giudice Samuel Alito a nome della maggioranza cinque a quattro.

La decisione ha sollevato campanelli d’allarme tra gli indiani d’America che si sono visti rifiutare una norma sulla specificita’ dei loro diritti. Diciannove Stati degli Usa e il ministero della Giustizia si erano schierati con Brown perche’ la bimba restasse col padre e a difesa del provvedimento contestato.