Usa, mamma lascia in auto figlie piccole per uscire con amici: le bimbe muoiono

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Giugno 2017 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA
Usa, mamma lascia in auto figlie piccole per uscire con amici: le bimbe muoiono

Usa, mamma lascia in auto figlie piccole per uscire con amici: le bimbe muoiono

DALLAS – Ha lasciato le figlie di 1 e 2 anni in auto da sole per 15 ore perché voleva uscire con gli amici. Quando la mamma è tornata, le piccole erano morte dopo ore di agonia nella vettura diventata caldissima. Ora Amanda Hawkins, 19 anni, dovrà rispondere di abbandono di minore e di omicidio.

Federica Macagnone sul quotidiano Il Messaggero scrive che la giovane mamma era andata ad una festa con un amico di 16 anni e aveva lasciato le piccole Brynn e Addyson in auto. Nonostante le bimbe piangessero, la donna è rimasta alla festa ed è tornata a prenderle dalla vettura, ormai infuocata, solo dopo 15 ore. Le piccole erano già in stato di incoscienza e le loro condizioni gravissime, ma Amanda le ha portate a casa:

“Solo il suo amico 16enne, a forza di insistenze, è riuscito giovedì a convincerla ad andare al pronto soccorso. Ormai, però, era troppo tardi: quando sono arrivate al Centro medico regionale Peterson di Kerrsville, le bimbe erano in condizioni così gravi che sono state trasferite all’ospedale universitario di San Antonio, a più di un’ora di macchina. Una volta lì, Brynn e Addyson sono morte dopo poco, alle 17.

Inizialmente Amanda ha raccontato ai medici che le figlie si erano sentite male dopo aver odorato dei fiori in un parco. Poi, messa sotto pressione dalla polizia, è crollata e ha confessato tutto. Immediatamente arrestata e incriminata per abbandono e messa in pericolo delle due bambine, e con una cauzione fissata a 70mila dollari, in base a queste accuse la ragazza rischia due anni di carcere, ma dopo la morte delle piccole la sua posizione si è ulteriormente aggravata e la pena che la aspetta si prospetta molto più alta.

Miriam Davis, un’amica che conosce Amanda fin dalle scuole media, ha raccontato di aver notato più volte che la ragazza trattava male le figlie e di essere pentita di non aver mai allertato i Servizi per la protezione dell’infanzia: «Ho esitato a lungo perché non volevo che le togliessero le piccole, ma non avrei immaginato che lei sarebbe arrivata a tanto e che loro potessero rischiare la vita»”.