Negro è meglio di afroamericano? I neri in Usa stanchi del buonismo

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Politically correct addio: i neri americani sono stanchi del buonismo e iniziano a rivendicare la vecchia etichetta di “negro”. Un sondaggio Usa rivela che un colored su due detesta l’espressione “afro-americano”. “Non c’entriamo nulla con l’Africa, siamo americani”. E ora che uno di loro è alla Casa Bianca riesplode il dibattito su quale sia la parola più adatta e storicamente appropriata per descrivere la minoranza afro-americana del Paese.

Secondo il columnist afro-americano Cord Jefferson è arrivato il momento di riportare in vita il termine “di colore”, oggi passato di moda perché giudicato in odore di razzismo. “Utilizzare l’espressione Afroamericano è inaccurato”, afferma Jefferson, sul magazine nero online The Root, “dal momento che una percentuale significativa di Africani ha la pelle bianca”.

E c’è  addirittura un movimento su Facebook. Don’t call me african-american, si chiama: non chiamatemi afro-americano. L’ha aperto un imprenditore di Miami e ha ottenuto subito 1800 “mi piace”. “Che c’entro con l’Africa?”, è il parere espresso da un c0ntabile texano che rivedica la sua cittadinanza: “Io sono americano. I miei gentiori sono del Mississippi e del North Carolina e non mi hanno mai parlato dell’Africa”. E ancora, incontrovertibile argomento: “Se c’è la guerra io combatto con gli Stati Uniti, non con l’Africa”, scrive un altro.

Ma la posizione non è nuova, l’ex candidato alle primarie repubblicane Herman Cain, disse: “Io non sono afro-american. Sono americano, sono nero e per di più sono conservatore. Non mi piace la gente che vuole etichettarmi”.

In realtà spregiativo non era negro ma “nigger”, adesso accettabile solo nel black-English, l’ inglese parlato dai neri. Altrimenti è generalmente tabù a causa del suo retaggio di odio razziale. La parola è usata da una minoranza bianca come epiteto malvagiamente ostile.